Novara contro le discriminazioni. Firmato a Palazzo Natta il protocollo per l’attivazione di nuovi punti informativi della rete territoriale
“Abbiamo approvato una legge avanzata e, come Regione, avremmo potuto fermarci lì, con un bel manifesto. E invece no, perché pensiamo che, al di là della legge, sia molto più importante la sua attuazione”. La legge, cui questa mattina a Palazzo Natta ha fatto riferimento l’assessore regionale Monica Cerutti, è la numero 5 del marzo del 2016, quella cosiddetta “antidiscriminazione”, che fissa alcuni criteri generali che si riferiscono alla parità di trattamento tra le persone e al divieto di ogni forma di discriminazione (dall’orientamento sessuale, all’identità di genere, dalla disabilità alla provenienza, passando per l’età e l’orientamento religioso). Il Piemonte è stata la prima Regione in Italia a dotarsi anche di un fondo regionale per le vittime di discriminazione, con un primo stanziamento di 100mila euro annui. “Pochissime le persone che finora hanno avuto accesso al fondo (partito lo scorso dicembre) – ha spiegato l’assessore – anche in ragione del fatto che non è facile, specialmente in certi ambiti e contesti, intraprendere un percorso di denuncia. Il nostro obiettivo, è ovviamente quello di trovare soluzioni che precedano questo tipo di percorso”. Tra le azioni intraprese dopo l’approvazione della legge, la creazione di una “rete” regionale, di un nodo territoriale e di “punti informativi”. E questa mattina, nella sala del consiglio di Palazzo Natta, la sottoscrizione del protocollo per il “nodo territoriale” di Novara. Il protocollo prevede che al “nodo” di Novara competano le funzioni di prima accoglienza, orientamento e presa in carico delle vittime di discriminazione, costruzione e coordinamento della rete territoriale contro le discriminazioni; il monitoraggio del fenomeno delle discriminazioni attraverso la sua osservazione sul territorio e, non da ultimo il compito di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie nel territorio di competenza, con la supervisione del Centro regionale contro le discriminazioni in Piemonte. Della rete territoriale fanno parte, oltre ai comuni di Novara, Borgomanero, Oleggio e Arona, anche la Procura della Repubblica e alcuni istituti scolastici. Tra questi anche l’Istituto Tecnico Omar. “L’obiettivo della scuola – ha detto il professor Ticozzi, preside della scuola – è anche quello di far crescere i cittadini; il ruolo sociale della scuola è uno dei cardini fondanti della società”. “Questa – ha aggiunto l’assessore comunale Silvana Moscatelli – è la costruzione di una nuova cultura. In Comune il punto informativo sarà all’ingresso”.