C’è una guerra in atto fra Lega e FIGC che sta bloccando il campionato di B, nel frattempo deflagrano i ricorsi con il Novara nel mezzo del baillame vittima nell’incertezza.
Dopo il rinvio dal 31 luglio a lunedì 6 agosto, la Lega di serie B ieri ha nuovamente sospeso “sine die” la compilazione del calendario, conseguentemente ha evitato di comunicare ufficialmente le società ripescate, questo ha fatto entrare in un limbo d’incertezza il Novara calcio.
Nel comunicato ufficiale la Lega B però ha fatto molto di più, rilanciando la questione della riduzione del campionato a 20 squadre: “non avendo ottenuto risposte dalla Federcalcio in merito al nominativo della ventesima squadra necessaria per completare gli organici del prossimo campionato – scrive il consiglio direttivo – la Lega B ha annullato l’evento per la presentazione dei calendari della stagione 2018/19, programmato a Cosenza per il 6 agosto”.
Se non è una dichiarazione di guerra, poco ci manca. Dopo qualche ora arriva però la risposta muscolare della Federazione Giuoco Calcio: “in relazione al Comunicato Stampa diramato oggi dalla Lega B, si rende noto che ha più volte rappresentato alla medesima Lega come le disposizioni federali non consentono il mutamento del format del campionato da 22 a 20 squadre dalla corrente stagione sportiva. La modifica del format può entrare in vigore, infatti, dalla seconda stagione sportiva successiva alla sua adozione”.
Il riferimento chiaro, esplicito ed inoppugnabile va all’art.50 del NOIF, il quale dice esplicitamente che per modificare l’ordinamento di un campionato è necessaria la delibera del Consiglio Federale, e che però tale modifica può entrare in vigore dalla seconda stagione della sua adozione. Il presidente Massimo De Salvo può dormire dunque sonni tranquilli? Fino a quando non c’è l’ufficialità del ripescaggio e l’adozione del calendario per la stagione di serie B 2018-2019, purtroppo no.
La guerra oramai dichiarata fra Lega e Federazione, ha infatti aperto uno spazio temporale dentro al quale si stanno intrecciando ricorsi e contro ricorsi. Lunedì sarà la volta dell’Avellino, che al Tar chiede la “sospensiva” per consentirgli (in attesa del pronunciamento definitivo del Coni) di far parte delle 22, chiudendo per ora la strada al ripescaggio di una terza (il Novara è comunque virtualmente fra le prime due ripescabili). Ternana, Siena e Pro Vercelli aspettano che vengano depositate le motivazioni della Cassazione che hanno confermato l’annullamento della delibera chiesto ed ottenuto dal Novara per essere ammesso ai ripescaggi. La società bicciolana stamane è arrivata al punto di diffidare la FIGC ed i suoi organi “affinchè venga sollecitato il deposito delle motivazioni della decisione assunta dalla Corte Federale d’Appello pubblicata con Comunicato Ufficiale n. 7 dell’1 agosto 2018 in quanto ricorrerà, nei termini di legge, avanti al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI”.
E’ un clamoroso tutti contro tutti al quale, vista la possibilità creata dallo stallo, si è iscritta anche la Virtus Entella, che invece ricorre per far scontare la penalizzazione inflitta al Cesena nel caso “plusvalenze Chievo Verona” di 15 punti da scontarsi nel prossimo campionato. Se invece fosse accettata la tesi dei liguri ed il -15 fosse applicato alla classifica finale di serie B 2017-2018, i romagnoli scalerebbero all’ultimo posto, salvando così la squadra di Chiavari, portando i ripescaggi ad una sola squadra (la sostituta del Bari) sempre che l’Avellino dovesse essere riammesso.
Insomma un ginepraio che lascia aperti troppi spazi ad incertezze e molteplici interpretazioni. Dal punto di vista degli azzurri, se ripescaggi e calendario non vengono concretizzati, il rischio che il Coni possa ripristinare la delibera della FGCI che preclude il Novara dal ripescaggio, non è affatto scongiurato. Intanto un danno lo sta già subendo il ds Charly Ludi e l’allenatore William Viali. Il primo deve operare nella difficoltà di un mercato fatto nella terra di nessuno, quanti calciatori infatti accettano proposte alla cieca senza sapere se giocheranno in C o in B? Di conseguenza pure il mister azzurro lavora alla giornata, senza poter disporre del materiale umano che realmente dovrà affrontare il campionato, qualsiasi esso sia. Il calcio italiano che si ringalluzzisce con l’arrivo di Ronaldo, ha nel rovescio della medaglia di questa serie B, la rappresentazione plastica di un fallimento continuato.