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Novara-Pescara 1-1: l’illusione dura un tempo, poi è solo sofferenza

Dopo un buon primo tempo concluso col vantaggio firmato Moscati, il Novara calcio rientra in campo impaurito concede il pareggio al Pescara. Il destino degli azzurri sembra quello della sofferenza fino all’ultima partita.

Novara-Pescara 1-1: l’illusione dura un tempo, poi è solo sofferenza

NOVARA-PESCARA 1-1

Marcatori: 31’pt Moscati (N), 7’st Valzania (P)

Un film già visto, Novara che una volta trovato il vantaggio si smarrisce e va in apnea e per propri limiti finisce persino per non disprezzare neppure questo pareggio, anche se proprio perchè in classifica nulla si è mosso, alla fine non fa che acuire il rammarico di ciò che poteva essere e non è stato.

Di Carlo sceglie davvero Maniero per Puscas, mettendogli a fianco uno scatenato Sansone. Il 4-4-2 si completa come previsto, con Dickmann e Chiosa sugli esterni, Troest e Del Fabro centrali. Linea di centrocampo con Moscati, Sciaudone, Casarini e Di Mariano.

2′ Subito affondo di Sciaudone per Sansone, rimedia in corner Gravillon. Sul corner Di Mariano gira alto il pallone arretrato al limite.

10′ Punizione pericolosa di Sansone con palla fuori di poco alla sx di Fiorillo

11′ Insiste il Novara, Di Mariano difende palla e tocca dietro per Casarini, il tiro secco e deviato in corner.

Sul capovolgimento di fronte Casarini chiude su Pettinari in posizione pericolosissima

22′ Piola che grida al goal, quando con un destro parabolato al volo, girato alla perfezione verso l’angolino non trova la porta per un niente

26′ Occasionissima anche per Sciaudone che incrocia col sinistro fuori di niente col Pescara in grande sofferenza

32’Meritatissimo il vantaggio azzurro con Moscati che rriva da una palla recuperata in profondità dall’ottimo Sansone e dopo la respinta corta sul cross basso, divenuta facile per il tapin vincente

47′ Sinistro dai 30 metri di Sansone che trova la respinta di Fiorillo.

Si va al riposo con un buon Novara davvero, che ha comunque modo di lamentarsi si alcune decisioni di Piccinini, come due mancate ammonizioni, in particolare la seconda che grazia Perrotta è inspiegabile, al punto che il previdente Pillon lo toglie quasi immediatamente per precauzione.

La ripresa è inspiegabilmente tutta un’altra storia. Il Novara rientra in campo impaurito ed il Pescara non può che approfittarne quasi subito. Siamo al solo all’8′ quando Valzania chiude un triangolo scolastico con Pettinari e si ritrova davanti a Montipò, con la retroguardia di casa ferma come un presepe. Per il nazionale under 21 il destro d’interno fa carambola sul palo e termina nel sacco. Gli azzurri passano dalla paura al panico, e fra il raddoppio pescarese ed i probabili tre punti ci si mette di mezzo il palo, che aiuta Montipò costretto a toccare la deviazione da pochi passi di Mancuso.

La partita è completamente ribaltata, con il Pescara padrone del campo che forse ad un certo punto pecca persino di non provarci tempo. Gli azzurri galleggiano e Di Carlo prova almeno a trovare un episodio Dentro Puscas per un Maniero che nel primo tempo ha fatto pienamente il suo, poi Ronaldo per Sciaudone (non male pure lui, prima della metamorfosi generale) ed infine persino la carta quasi disperata Lukanovic per Sansone (il migliore del primo tempo). Gli effetti sono un tiro come una preghiera di Ronaldo dai 30 metri che non si abbassa abbastanza e pochissimo altro. Nel frattempo anche il Pescara, forse ascoltando i risultati dagli altri campi, comincia a pensare che il punticino possa andare bene, prima dell’ultimo brivido che la chiude, quando Mancuso scappa via in contropiede grazie ad un fallo non fischiato su Chiosa ed una volta dentro l’area calcia in diagonale non trovando il palo lungo. Poteva essere la giornata della svolta in positivo, ma pure il contrario. A due partite alla fine con 1 punto di vantaggio sui playout (al momento Avellino-Ascoli a quota 41) e 2 soli sulla retrocessione (Entella 42); decisiva la trasferta di Perugia e lo spareggio casalingo proprio contro l’Entella.  Le pericolanti per ora non fanno punti e tutto resta inalterato con la salvezza sempre in equilibro e l’unica certezza che per gli azzurri si chiama sofferenza. Due partite alla fine 1 punto di vantaggio sui playout

NOVARA: 1 Montipò, 2 Troest (vk), 3 Del Fabro, 5 Casarini (k), 7 Sansone (18 Lukanovic 37’st), 8 Chiosa, 9 Sciaudone (20 Ronaldo 33’st), 11 Di Mariano, 23 Moscati, 24 Dickmann, 30 Maniero (19 Puscas 23’st). A disposizione: 12 Farelli, 22 Benedettini, 4 Mantovani, 15 Maracchi, 17 Seck, 21 Orlandi, 27 Calderoni, 31 Golubovic, 32 Bove. Allenatore: Domenico Di Carlo

PESCARA: 1 Fiorillo (vk), 2 Crescenzi, 7 Mancuso, 14 Valzania, 16 Brugman (k), 17 Pettinari (11 Bunino 44’st), 23 Perrotta (13 Coda 41’pt), 24 Fiamozzi, 26 Manchin, 28 Gravillon, 29 Capone (35 Baez 28’st). A disposizione: 12 Baiocco, 9 Yamga, 15 Elizalde, 18 Fornasier, 30 Carraro, 32 Cappelluzzo, 33 Coulibaly, 36 Savelloni. Allenatore: Giuseppe Pillon

Arbitro: Sig. Piccinini di Forlì – Assistenti: Sigg. Borzomì di Torino e Imperiale di Genova Quarto Ufficiale: Sig. Marchetti di Ostia Lido

Marcatori: 31’pt Moscati (N), 7’st Valzania (P)

Calci d’angolo: Novara 3 – Pescara 6

Ammonizioni: 24’pt Perrotta (P), 47’pt Dickmann (N), 22’st Coda (P), 24’st Troest (N)
Recupero: 3’pt + 4’st – Note: spettatori 3.991 di cui 2.739 abbonati.