Novara, ultimo concerto de «Il mondo della chitarra». Venerdì alle 21 al Conservatorio Cantelli con il duo Bonfanti. E sabato pomeriggio spazio a viola e violoncello
Doppio appuntamento, questa settimana, per i concerti del Conservatorio Cantelli. Venerdì alle 21, nell’auditorium Fratelli Olivieri, il duo Bonfanti chiude l’edizione 2019 de «Il mondo della chitarra», rassegna che nel corso degli ultimi mesi ha accompagnato gli spettatori alla scoperta del mondo delle sei corde, anche antiche: Marco e Stefano Bonfanti, che la rivista «Chitarra classica» definisce «affermata realtà del concertismo internazionale», suoneranno pagine dei settecenteschi Sor e Gragnani, poi brani novecenteschi, ovvero la Fantasia para Dos di Manzi, e per finire i Micropiezas del sudamericano Leo Brouwer e la virtuosistica Toccata di Petit. Dal 1990 a oggi i Bonfanti hanno tenuto concerti in Italia e all’estero, esibendosi nei più prestigiosi festival internazionali e sale da concerto. Hanno collaborato, anche come solisti, con prestigiose orchestre, tra le quali l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana e l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, anche sotto la direzione di Riccardo Muti.
Secondo appuntamento sabato alle 17 per il penultimo dei concerti pomeridiani della stagione, intitolato «Dialoghi timbrici»: suoneranno Maria Ronchini alla viola e Matteo Ronchino al violoncello, un organico ai minimi termini per un’esibizione di archi ma ricchissimo di potenzialità, visto che i due strumenti sono dotati di una cospicua gamma di «armonici». I due interpreti proporranno un percorso musicale insolito e inconsueto che parte dal proto-ottocentesco Danzi per poi arrivare alla scrittura smaccatamente novecentesca dello statunitense Walter Piston; poi un Beethoven ironico e burlone che si prende gioco dell’antica prassi barocca degli strumenti «obbligati» (ovvero non ad libitum), e ancora il Duett di Hindemith, per arrivare al polacco Lutoslawski e infine chiudere con le incursioni nell’universo del folklore ungherese, magiaro, slavo o più in generale balcanico operate di Bartók, in assoluto uno dei maggiori compositori del 900.
Ingresso libero.