A Novara è work in progress… Vi sarete accorti dei numerosi cartelli pubblicitari che sorgono nelle zone dove si sono aperti cantieri edili per ristrutturazione, sistemazione o realizzazione di qualche opera. Parliamo ad esempio del Castello, piuttosto che del mercato coperto o, ancora della Curia.
Comunque vada, nell’attesa della conclusione dei lavori, l’amministrazione ha predisposto una cartellonistica che annuncia ciò che verrà, suscitando tra i novaresi impazienza di vedere il risultato concluso. Ma anche no…
All’esterno del Castello, ad esempio, è allestita un’interessante grafica prospettica che immagina quelle sale occupate dalla Biblioteca: persone che leggono sedute comode sul poltroncine che fanno da arredamento a stanze molto ampie e luminose. Un progetto esteticamente molto bello, che conferma l’intenzione dell’amministrazione comunale di spostare la biblioteca civica nel futuro spazio di piazza Martiri, nonostante posizioni contrastanti e polemiche che oppongono visioni diverse a questa prospettiva.
Stesso discorso per il mercato coperto, sul quale, proprio in questi giorni, ReteTerra si è sollevata. All’esterno dei padiglioni dove lavorano gli ambulanti e dove attualmente sono in corso lavori di messa a norma e sistemazione, compare questa immagine:
Ecco il futuro dell’area industriale a ovest di Novara … così come la immagina l’amministrazione comunale. Determinata la richiesta da parte di ReteTerra di rimuovere quel cartello dove, nello spazio in questione, si prevede una totale cementificazione con la costruzione di capannoni e di strade.
“Nell’area di Agognate di cui la Giunta vuole trasformare la destinazione d’uso ci sono terreni agricoli, fossi- alcuni dei quali hanno filari di alberi lungo le rive- fontanili da recuperare – dice Alberto Pacelli – significative presenze di animali di ambiente rurale (soprattutto avifauna), e cascine. Chiediamo che il Sindaco disponga l’immediata rimozione a tutela del buon nome e dell’onorabilità di questa città”.
L’idea non è male comunque, dal punto di vista della comunicazione, al di là della polemica di ReteTerra che sta proprio lottando contro la cementificazione di migliaia di metri quadrati di terreni agricoli. Verrebbe piuttosto da chiedersi a chi sia rivolto il “Benvenuto”, cioé a quali aziende… Questo anche alla luce di un intervento che ha diffuso qualche giorno fa Carlo Colzani, ex segretario Cisl, il quale fa un’analisi precisa di come la “realizzazione di un’area industriale dovrebbe essere preceduta da una rete di relazioni con aziende specialmente del territorio che possano trarre beneficio da tale grande opera…”. Più volte, in sede di commissione in consiglio comunale, la domanda è stata posta: per ora non si ha notizia di contatti intervenuti tra amministrazione ed imprese del territorio affinchè trovino opportuna collocazione nella futura ipotetica area di Agognate.