Nubi all’orizzonte per l’industria novarese. Secondo le previsioni dell’Ain per il primo trimestre 2019 calano le attese di produzione in tutti i comparti
Stando alle previsioni elaborate dall’associazione industriali di Novara per i primi tre mesi dell’anno, l’industria novarese subisce una frenata; aleggia pessimismo sia per la produzione che per le attese di ordini e anche le previsioni di esportazioni non sarebbero ottimiste.
“Come paventavamo nella precedente rilevazione – commenta Fabio Ravanelli, presidente dell’Ain – il forte calo registrato soprattutto dai consumi interni ha condizionato negativamente queste previsioni. Nel frattempo il contesto macroeconomico globale ha iniziato a dare segnali di debolezza e questo fattore non aiuta a essere ottimisti nel breve termine. Siamo molto preoccupati anche dai ritardi e dalle incertezze nella realizzazione delle infrastrutture strategiche, che rischiano di penalizzare direttamente un’industria, come quella novarese, molto votata all’export e di innescare una spirale di declino e marginalizzazione per tutto il territorio regionale. Dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione su questi temi e, nel frattempo, cercare di guardare con fiducia al futuro contando soprattutto sulla nostra forza e sulla nostra capacità di intraprendere”. Sul fronte occupazionale il saldo ottimisti-pessimisti relativo alle aspettative di nuove assunzioni risale lievemente, da 9,8 a 11,3 punti (7,1 la media regionale), mentre la percentuale di imprese che dichiarano l’intenzione di ricorrere alla cassa integrazione guadagni si allontana sempre più dal minimo storico, salendo dall’1,7% al 5,7%. “Anche in questo caso – osserva il direttore dell’Ain, Aureliano Curini – dobbiamo registrare l’inversione di un trend positivo che durava da oltre quattro anni. Il dato sulle previsioni di occupazione rimane ancora su buoni livelli, ma le dinamiche del mercato del lavoro sono più lente rispetto a quelle produttive e anche in questo caso è possibile che i massimi storici di un anno fa siano destinati ad allontanarsi ulteriormente in futuro”.