Una boccata d’ossigeno per i Centri per l’impiego di Novara e Borgomanero che, ormai da anni, operano in situazione di grave difficoltà per la cronica mancanza di personale. Saranno infatti attivati, già dai prossimi giorni, otto tirocini (articolati in due turnazioni di sei mesi ciascuna) con laureati selezionati dall’Università del Piemonte orientale per supportare i pochi operatori rimasti ad assicurare tutte le funzioni dei CpI.
Inoltre, è in fase di pubblicazione sull’albo pretorio della Provincia di Novara l’avviso di selezione di tre psicologi che si occuperanno dell’inserimento lavorativo di persone diversamente abili. Saranno operativi dal mese di gennaio.
“I Centri per l’impiego di Novara e Borgomanero attraversano una ormai cronica carenza di organico che, inevitabilmente, causa disservizi e malfunzionamenti, come segnalato nei giorni scorsi da alcuni uteni che hanno lamentato attese particolarmente lunghe – spiega il consigliere delegato al Lavoro, Biagio Diana – Ai CpI di Novara e Borgomanero lavorano complessivamente 20 dipendenti, dieci per ciascun centro: un operatore ogni 12.500 abitanti, di gran lunga il dato peggiore di tutto il Piemonte, basti pensare che Asti ha un operatore ogni 4.500 abitanti, Verbania uno ogni 5.200, Biella (che oltre a noi è quella messa peggio) uno ogni 8.500. Inoltre – prosegue Diana – i CpI di Novara e Borgomanero hanno in questi anni registrato un esorbitante aumento dell’utenza, che è di fatto triplicata passando dai 6.500 utenti del 2008 ai quasi 20mila utenti attuali. L’organico invece ha subito continue contrazioni, legate alle minori risorse e ai pensionamenti. E la situazione di attuale incertezza sulle competenze delle province non lascia presagire scenari migliori“.
“Con i tirocini e l’inserimento degli psicologi – commenta il presidente della Provincia, Matteo Besozzi – cerchiamo di continuare a mantenere un servizio di buon livello, limitando i disservizi come le lunghe attese che si verificano per la cronica assenza di personale. Ma è una goccia nel mare! I dipendenti, va ricordato, fanno tutto quello che possono, impegnandosi ben oltre l’orario di sportello. La situazione è di tale sofferenza che di frequente i numeri eliminacode vengono ritirati già a metà mattinata“.
La Provincia, ancora in queste settimane, ha sollecitato la Regione per arginare le gravi deifficoltà dei Centri per l’impiego di Novara e Borgomanero, stigmatizzando le enormi sproporzioni con gli altri CpI regionali, “è inaccettabile che Novara abbia un quarto dei dipendenti di altre Province – rimarca Diana – E anche l’introduzione di maggiore informatizzazione per sbrigare alcune procedure, che pure stiamo attuando, potrà servire solo marginalmente senza le risorse umane sufficienti. Comprendiamo i disagi dell’utenza, ovviamente ce ne scusiamo, ma è opportuno che la situazione sia nota e che i cittadini sappiano che i flussi attuali di utenza determinano un allungamento dei tempi di attesa“.