Nuovo giro di vite in Piemonte: scuole di 2° grado in alternanza al 50%. Stop nei week-end ai Centri commerciali
Altre due ordinanze restrittive in vigore fino al 13 novembre, sono state firmate ieri sera dal governatore del Piemonte Alberto Cirio, per cercare di limitare l’impennata di contagi da Coronavirus
Dopo un lungo confronto con Prefetture, sindaci, presidenti di Provincia, il mondo della scuola e le organizzazioni di categoria; il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha firmato ieri sera due nuove ordinanze per intensificare le misure di contenimento della pandemia, in linea con quanto aveva chiesto ed ottenuto la Lombardia.
Da lunedì 26 ottobre le Scuole Secondarie di Secondo Grado (Statali e Paritarie) dovranno alternare la didattica digitale a quella in presenza, per una quota non inferiore al 50%, in tutte le classi del ciclo, ad eccezione delle prime.
“Questo ci consentirà di garantire la nostra priorità – precisa il presidente Cirio – cioè di mantenere le scuole sempre aperte, evitando che ogni settimana 75.000 ragazzi si affollino sui mezzi di trasporto per recarsi a scuola, con un notevole rischio di contagio. Parliamo di ragazzi che hanno più di 14 anni e che, quindi, possono stare in casa anche da soli, senza creare disagio al lavoro dei genitori”.
Dall’assessore all’Istruzione Elena Chiorino sono arrivati ulteriori dettagli per ciò che concerne le lezioni nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie, che “si svolgeranno sempre in presenza, perchè si tratta di una forma educativa fondamentale e irrinunciabile e anche per chi frequenta il primo anno delle superiori verrà consentito di continuare ad apprendere con continuità il nuovo metodo di studio e di sviluppare il senso di appartenenza al gruppo tra compagni e con gli insegnanti. Se dovesse essere necessario proseguire anche più avanti nell’anno con questa modalità valuteremo una attenzione analoga anche per i ragazzi che si avvicinano alla maturità”.
Nel comunicato diffuso dall’ente, si legge che l’ordinanza “nasce da un lavoro di condivisione con tutto il mondo della scuola e di stretta collaborazione tra la Regione e la sua Unità di crisi, con il commissario dell’Area giuridico amministrativa Antonio Rinaudo e l’Ufficio scolastico regionale, con il direttore Fabrizio Manca”.
Le scuole, nella loro autonomia, individueranno le misure che riterranno più idonee per l’organizzazione della didattica a distanza, tenuto conto dell’organico e del contesto organizzativo interno.
Una seconda ordinanza della Regione Piemonte prevede inoltre a partire già da questo weekend la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica, ad esclusione degli esercizi di vendita di generi alimentari, farmacie e studi medici, locali di ristorazione e tabaccherie.
L’ordinanza conferma inoltre la chiusura notturna, dalla mezzanotte alle 5, di tutte le attività commerciali al dettaglio (ad eccezione delle farmacie) e il divieto di vendita di alcolici dopo le ore 21 in tutte le attività commerciali (anche attraverso apparecchi automatici), escluso il servizio di consumazione al tavolo negli esercizi di ristorazione.
“Sono scelte di rigore, prudenza e buon senso – evidenzia il presidente Cirio –. Quello che possiamo fare oggi ci permette di non chiudere tra qualche settimana bar, ristoranti, parrucchiere, centri estetici e negozi”.
“Siamo perfettamente coscienti che l’intero comparto del commercio abbia già subito pesanti conseguenze – sottolinea l’assessore al Commercio Vittoria Poggio –, ma le restrizioni di oggi sono purtroppo una scelta necessaria per prevenire provvedimenti futuri ancora più restrittivi, che rappresenterebbero un danno ancor più grave per tutto il settore”.
Entrambe le ordinanze sono valide fino al 13 novembre.