Buongiorno
Novara

Dure le opposizioni: «Sul nuovo ospedale, Ballarè ci sta raccontando un sacco di balle!»

La sensazione di voler pigiare sull’accelleratore nella questione nuovo ospedale è piuttosto chiara; e che l’obiettivo sia tutto elettorale è più che evidente. Insomma, ieri è stato annunciato in pompa magna l’arrivo, anche piuttosto imminente (si parla di quattro anni tra impegni burocratici e realizzazione) della Città della Salute di Novara, ossia il nuovo ospedale. Si è scomodato l’assessore regionale Saitta per il “lieto evento”, insieme a deputati, colleghi di Torino e tanti altri.

“Ci sono un milione di metri quadrati, l’area dove sorge l’attuale nosocomio, di cui non si conosce il destino, nonostante si tratti dell’area più ampia del centro di Novara – dichiara Diego Sozzani – Pur di vincere le elezioni si raccontano un sacco di balle ai cittadini. La questione ospedale si è aperta quando io ero assessore all’Urbanistica con Giordano, nel 2004″. E non è che da allora non si sia fatto niente, anzi… anche se l’impressione è che oggi si mettano in fila parole e discorsi finalizzati a guadagnarsi consenso.

Del resto, credere che tutti gli impegni che attendono la città in vista di un nuovo ospedale si possano risolvere con una conferenza stampa è quantomeno poco attendibile.

Sozzani aggiunge anche altri dubbi: “Le cascine: perchè non sono state vendute per 100 milioni di euro? Il project financing: perchè non si procede in questa direzione? E perchè i costi sono scesi da 400 a 320 milioni di euro?”.

“E’ singolare come l’amministrazione Ballarè si presenti a questo appuntamento assolutamente impreparata perchè di fatto in consiglio comunale non abbiamo visto alcun atto significativo che porti alla conclusione di un iter lungo e complicato – dichiara Daniele Andretta di Io, Novara – Quella di ieri, ci sembra una mera iniziativa di campagna elettorale, ma è ora di finirla di prendere in giro i cittadini che meritano di sentirsi dire le cose come stanno. Manca la variante urbanistica, le cascine non sono ancora state vendute, la viabilità non esiste, nemmeno a livello progettuale, non esiste alcuna idea di valorizzazione dell’enorme area dove sorge l’attuale ospedale. Scusate, ma di cosa stiamo parlando?”.

“Il percorso è partito nel 2003, e hanno contribuito nel tempo diverse amministrazioni ed enti a vari livelli – aggiunge Alessandro Canelli, Lega Nord – E’ doveroso ricordare che la precedente amministrazione regionale guidata da Cota ha fatto passi importanti con l’acquisizione dei terreni demaniali sui quali costruire il nuovo ospedale, ha slegato il progetto di Novara da quello delle Molinette di Torino, che ha consentito al percorso novarese una decisa e fondamentale accelerazione e ha sbloccato il progetto presso il nucleo di valutazione ministeriale che prevedeva la forma del leasing in costruendo, e che per tale ragione era stato bocciato, trasformandolo nella forma giuridica della concessione. Comprendiamo l’esigenza di questa amministrazione di “vendersi” qualsiasi cosa, così come sta facendo da tempo, a fini elettorali, ma basta millantare come un successo esclusivo ciò che è nato e si è sviluppato con lo sforzo anche di altri”.

“Vorrei ricordare che i primi risultati positivi furono ottenuti dalla precedente giunta di centrodestra – conclude il deputato di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri – che riuscì a superare il “no” del ministero alle procedure ipotizzate in precedenza trovando un sistema che a Roma andava bene; fu quella giunta ad acquistare l’area dove sorgerà la Città della salute e fu quella giunta a compiere il passo decisivo, ovvero riuscire a separare il destino del nuovo ospedale di Novara da quello di Torino. Nessuno può mettere il proprio cappello su quest’opera, men che meno il sindaco di Novara Andrea Ballarè, che anzi di suo è in ritardo nell’approvazione della variante urbanistica sulla sede della Città della salute».