Buongiorno
Novara

Saitta “L’ospedale si farà: troveremo i finanziamenti”. Andretta (Ncd) “Fatta chiarezza. Si giochi di squadra”

Niente ospedale di Novara, insomma… Almeno per qualche anno ancora, la città dovrà attendere. Una verità fastidiosa, ma sempre meglio di una bugia. E l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, di bugie non ne vuole proprio dire.

L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Saitta

Assessore com’è che finora si è sempre pensato che dal Governo le risorse per il nuovo ospedale di Novara fossero disponibili?
Faccio politica da tempo, ormai. Appena mi sono insediato in Regione ho approfondito l’intera partita relativa alle Città della Salute. È bastato poco per capire che i finanziamenti inizialmente messi a disposizione delle opere non c’erano,più… Del resto funziona in questo modo: se non si utilizzano subito le risorse è chiaro che vengono dirottate altrove. E anche per Novara è andata in questo modo.

Quindi il finanziamento c’era…
Si, ma risale al 2007. E in quel momento il progetto non era in fase avanzata, quindi evidentemente quei soldi sono stati girati su altre opere. E oggi non ci sono più.

Il Sindaco di Novara Andrea Ballarè

Questo significa che non si farà l’ospedale di Novara?
No, assolutamente… Anzi… Partiamo dall’inizio: ci sono due delibere della Regione Piemonte che separano i progetti di Novara e di Torino. Novara è nettamente avanti rispetto a Torino sia come progetto che come articolazione del finanziamento. Ora sarà il nucleo di valutazione a dare la propria opinione che, ne sono certo, sarà positiva.

Ma questo non vuol dire che i soldi arriveranno automaticamente…
Esatto! Abbiamo però dalla nostra il fatto che l’ospedale di Novara è a tutti gli effetti un progetto finanziabile perché ha superato tutti gli esami previsti dall’iter. Lo stato di avanzamento è un modo per per poter chiedere il finanziamento necessario a supportare l’opera. Consideri che per Torino non c’è quasi nulla rispetto a Novara. Quindi per il nuovo ospedale di Novara potremo avviare un’azione nei confronti del Governo per ottenere le risorse necessarie.

La partita, insomma, si sposta sul piano politico…
È proprio così… Starà a noi, forti di un progetto importante ed elaborato in modo eccellente da ospedale e università di Novara, convincere il Governo della necessità di finanziare l’opera, nonostante i limiti imposti recentemente da Renzi sull’ampliamento dell’edilizia sanitaria. Al massimo si potranno diluire negli anni le risorse messe a disposizione. È una battaglia comune per il mondo politico piemontese.

Nel frattempo, dal Comune viene diffuso un comunicato stampa, a seguito delle notizie che si sono diffuse nella giornate di ieri, nel quale di fatto si parla della necessità di lavorare in squadra per raggiungere l’obiettivo. Un obiettivo che, a dire il vero, Ballarè aveva dato per scontato, quello cioè dei soldi necessari per costruire il nuovo ospedale. Nello steso comunicato, l’assessore Saitta ribadisce quanto dichiarato nella nostra intervista: «La battaglia per ottenere i finanziamenti ministeriali va ora portata fino in fondo. Il progetto della Città della Salute di Novara esiste e lo sosterremo con convinzione e determinazione. Dalle parole occorre passare ai fatti, senza perdere tempo prezioso».

Il capogruppo Ncd Daniele Andretta

Seria preoccupazione viene espressa anche da Daniele Andretta, capogruppo NCD in consiglio comunale: “Pare non ci sia ancora alcun fondo stanziato e questo smentisce anche in modo clamoroso quanto invece affermato in più occasioni dal nostro sindaco. La Città della Salute e la sua realizzazione sono fondamentali sia per i novaresi, che per chi opera nella sanità a Novara (Ospedale, Università e non solo…); inoltre non va dimenticato che si tratta di un’opera pubblica che porterà risvolti occupazionali importanti a tutto vantaggio della economia di Novara. Le Istituzioni, la Politica e le Associazioni – prosegue Andretta – devono davvero giocare di squadra, ma soprattutto ‘fare’ squadra, per raggiungere questo traguardo così importante e non fermarsi, né di fronte ad inutili e dannosi campanilismi, né alle difficoltà operative. Va comunque contrastato un centralismo di spesa sempre più opprimente così come una stretta indiscriminata di ogni investimento od opera pubblica, e di questo l’attuale Governo deve finalmente trovare il modo di rendersene conto. Porteremo l’argomento anche all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Vogliamo che il sindaco Ballarè abbia il mandato pieno dell’intero Consiglio e quindi della Città, per farsi davvero sentire e magari battere i pugni sul tavolo a Torino o a Roma, per una questione così importante”.