“Basta con i distinguo e le prese di posizione. Sul nuovo ospedale di Novara è ora che le forze politiche e i protagonisti si impegnino con un documento comune per avere una voce più forte al Governo”. Daniele Andretta, capogruppo in consiglio comunale dell’Ncd e segretario provinciale, invita i colleghi a fare quadrato sulla realizzazione del nosocomio novarese.
“L’interesse in questo caso è comune e come tale va perseguito – spiega Andretta – Io giudico con favore che per la prima volta la giunta regionale, secondo le dichiarazioni del presidente Chiamparino, abbia preso atto della necessità di scindere la realizzazione dell’ospedale di Novara dalle nuove Molinette (il cui iter procedurale è parecchio indietro rispetto al primo). Se questo è l’intendimento questa posizione non ci può che vedere favorevoli”.
Su finanziamenti e progetto, “mi auguro che le rassicurazioni fornite dal sottosegretario alla Sanità e che ci sono state comunicate dal Sindaco Ballarè siano presto seguite dai fatti e sarà nostra cura seguire passo dopo passo questa fase delicata”. Da qui la proposta, dell’Ncd, rivolta alle altre forze politiche presenti nel consiglio comunale di Novara “di approvare un documento di sostegno all’iniziativa, da inviare poi in Regione ed al Governo, attraverso il quale manifestare l’esigenza della città di arrivare in tempi rapidi ad una soluzione operativa. Sono certo che l’amministrazione comunale, forte anche di questo sostegno, avrà ancora più voce in capitolo sul tavolo regionale e dunque mi permetto di richiamare tutti a lavorare in questa direzione”. “La città della salute di Novara – conclude Andretta – è un progetto troppo importante che va non solo nella direzione di un miglioramento del servizio sanitario, ma anche fondamentale per l’economia cittadina e per il suo indotto. Non si può dimenticare questo aspetto scambiando l’interesse collettivo per un titolo sui giornali. Noi a questo “giochino” non ci prestiamo e dunque ci auguriamo che il primo consiglio comunale utile affronti il tema grazie alla nostra mozione, il cui testo, naturalmente vorrà essere costruito col contributo e sostegno di tutti i Gruppi rappresentati”.
Le casse ministeriali registrano 377 milioni di euro per l’edilizia sanitaria piemontese. Da questa cifra, andrà estrapolata quella relativa alla realizzazione del nuovo ospedale di Novara (fino a qualche anno fa si parlava di 130 milioni di euro) alla quale si dovranno necessariamente aggiungere risorse provenienti dalla vendite delle famose cascine di proprietà dell’Ospedale, una questione che dovrà presa essere in considerazione nel momento in cui realisticamente ci si avvicinerà al cantiere. E con l’acquisto, all’inizio del mandato dell’ex presidente della Regione Roberto Cota, dell’area di viale Piazza d’Armi e la sottoscrizione del protocollo di intesa tra Regione, Aso e Comune, non resta che attendere l’ultimo parere, quello più importante, ossia il sì del Nucleo di valutazione ministeriale che sta per essere rinnovato dal nuovo Governo.
Insomma, l’impegno per il nuovo ospedale di Novara è garantito da parte di tutte le forze politiche rappresentanti del territorio. Ora si dovrà trovare l’assonanza giusta tra enti (e per questo il momento storico è certamente favorevole come non lo è mai stato) per arrivare alla definizione di risorse e atti da portare a termine.
Sarà insomma la volta buona?