Officina abusiva sequestrata dalla Polizia locale. L’attività, a Sant’Agabio, era stata allestita in alcuni box dove , oltre agli strumenti, erano presenti anche rifiuti meccanici
Gestiva un’officina completamente abusiva a Sant’Agabio, il “titolare”, un cittadino extracomunitario in regola con il permesso di soggiorno, è stato denunciato dagli agenti della polizia locale all’autorità giudiziaria per detenzione in modo incontrollato di rifiuti autoprodotti pericolosi e non, in assenza di tracciabilità dello smaltimento degli stessi e per lo sversamento sul suolo, di rifiuti pericolosi. L’attività era stata avviata in alcuni box all’interno di uno stabile. Nel corso dell’ispezione, gli agenti hanno individuato la presenza di numerose attrezzature professionali (compressori, serie di chiavi, banchi, sollevatori idraulici, crick, cavalletti, trapani, ecc.), strumenti necessari nelle attività di autoriparatore. Inoltre, all’interno dei box erano stati ammassati rifiuti meccanici in quantità considerevole (pastiglie dei freni, cerchioni, dischi dei freni, marmitte, batterie auto, ecc.) oltre a bidoni contenenti oli esausti e gasolio agricolo. Oltre alla denuncia per l’uomo anche una sanzione da 5164 euro per l’esercizio abusivo dell’attività di autoriparatore.
“Il controllo del territorio da parte degli agenti della Polizia Locale – commenta l’assessore competente Luca Piantanida – sta dando ottimi risultati. In questo caso, il contrasto al reato è stato duplice: da una parte, è stata fermata un’attività completamente abusiva, dall’altra è stata effettuata un’operazione finalizzata anche alla tutela dell’ambiente”.