
Toscano (via professionecalcio.net)
Oggi pomeriggio alle 16.00 (sabato 15.11.14), tempo permettendo, il Novara torna allo stadio Romeo Menti. L’ultima volta il 17.11.2012 perdemmo 2-1 con la consolazione del primo goal in serie B di Faragò, ma curiosità vuole, che anche quella volta il maltempo ci mise lo zampinoed il torrente Baccaglione esondò allagando lo Stadio fino a qualche giorno prima del match.
Questa volta però il Novara affronta per la prima volta nella sua storia il Real Vicenza, seconda realtà calcistica della città dopo il Lanerossi. Una società nata nel 2010, (proprio quando il Novara si apprestava al ritorno in serie B) come fusione del “Leodari” squadra del quartiere Villaggio del Sole, il Cavazzale dell’omonima frazione di Monticello Conte Otto, ed il Real Vicenza-Laghetto del quartiere di Laghetto.
A promuovere l’iniziativa il presidente Lino Diquigiovanni, imprenditore di successo nel settore dei serramenti in legno, che nello sport aveva cominciato con il ciclismo, per poi passare al Valdagno quindi nel settore giovanile del Vicenza.
Proprio i trascorsi della famiglia Diquigiovanni nella storica squadra cittadina, ha fatto un po’ arrabbiare la calda tifoseria biancorossa, non tanto per aver dato i natali ad una seconda squadra, quanto per aver “scimmiottato” il Vicenza calcio, a partire dai colori sociali identici a quelli del Lanerossi, che non dimentichiamolo ha fatto la Coppa Uefa, vinto una Coppa Italia e con Pablito Rossi nel 1979 arrivò seconda in serie A dietro la Juve.
Per il tifoso vicentino, tutto ciò è sufficiente a mantenere un certo distacco dalle vicende sportive del Real, anche se la squadra di mister Marcolini è in corsa per la promozione in serie B e quindi ad un passo dallo storico derby. Non inganni dunque il tiepido seguito della città (qualche decina di abbonati e pochissimi paganti) che complice l’entusiasmo dei novaresi annulleranno il fattore casalingo, tanto meno la conduzione familiare di una società ripescata dai dilettanti, perchè il campo sino ad ora dice che il Real Vicenza ci sta davanti (23 punti contro i 22 degli azzurri) e dunque merita tutto il rispetto e la considerazione del caso. Anche perchè, pur trovando una formazione che pratica un modello tattico speculare al Novara (3-5-2), come è stato per il Como domenica scorsa, è lecito attendersi che mister Marcolini prediliga un atteggiamento molto più guardingo, teso a far scoprire gli azzurri, per poi cercare di approfittare degli spazi e lanciare delle veloci ripartenze.
Nelle file vicentine si segnala innanzitutto il 35enne centravanti Sasà Bruno (ex Catania, Torino, Brescia, Chievo, Sassuolo, Modena) capocannoniere nel girone A di Lega Pro con 6 centri e secondo bomber di sempre in serie B con 98 reti, dietro solo a Ciccio Tavano.
In mezzo a diversi giovanotti interessanti, c’è un altro esperto come Daniele Dalla Bona, centrocampista 31enne (ex Varese, Pro Vercelli, Cittadella e Modena) a cui Marcolini ha affidato le chiavi della regia. Mancherà per squalifica invece l’altro regista Pavan.
Non dovrebbe avere grossi problemi di formazione neppure Mimmo Toscano, anche se Gianluca Freddi, protagonista con una doppietta domenica scorsa, questa settimana non si allenato con regolarità per un indolenzimento muscolare. Fatto salvo il dubbio Freddi, risolvibile con l’accentramento di Vicari ed il ritorno in campo dello scalpitante Beye; il fatto che sia rientrato nel gruppo Miglietta e che Garofalo pare pronto per giocare dal primo minuto; è molto probabile che rivedremo gli stessi 11 che contro il Como hanno colto il quarto successo consecutivo.
Torrente e pioggia a parte, classifica ed avversario da non sottovalutare, restiamo convinti che gli azzurri debbano solo temere se stessi, perchè se la squadra gioca come sa e come può, la striscia positiva si può ancora allungare.
A dare il fischio d’inizio dalle 16.00, il signor Strippoli della sezione di Bari, coadiuvato dagli assistenti Ceravolo di Catanzaro e Hager di Trieste. Radiocronaca su Radioazzurra (fm.92.100 oppure 100.500) a partire dalle 15.30.
Marco Foti