Omicidio Caccia, venerdì incontro alla Cupola di Novara. Alle 17,30 nella sala del Compasso l’associazione La Torre-Mattarella parlerà del caso con la figlia del procuratore di Torino assassinato, Paola, e con Marco Bertelli, attivista del movimento Agende Rosse
Si intitola «L’assassinio di Bruno Caccia, un percorso di verità non ancora concluso» l’incontro che l’associazione La Torre-Mattarella di Novara propone per venerdì alle 17,30 nella sala del Compasso della Cupola di San Gaudenzio. Interverranno Paola Caccia, figlia del procuratore di Torino, e Marco Bertelli, attivista del movimento Agende Rosse.
Caccia venne ucciso a Torino il 26 giugno 1983. L’inchiesta su questo omicidio, grazie alla tenaci a e alla volontà di giustizia della famiglia, ha prodotto una seconda inchiesta e un’ulteriore condanna dopo quella inflitta a Domenico Belfiore. Le zone d’ombra che permangono sono ancora molte, sia per quanto riguarda i mandanti, gli esecutori sia per le ragioni che hanno portato all’omicidio. Una verità, ancora tutta da conquistare, potrebbe emergere dall’inchiesta sul casinò di St. Vincent, di cui Caccia era titolare. Fatti che hanno riguardato anche l’attentato subìto l’anno prima dal pretore di Aosta Giovanni Selis. Quello di Bruno Caccia è stato un omicidio utile a molti, secondo l’ex magistrato Mauro Vaudano: si doveva impedire che il procuratore proseguisse nel suo lavoro.