Omicidio della gioielliera, Stentardo assolto. Il sessantenne novarese era accusato di essere il mandante della rapina finita nel sangue nel novembre del 2011
Poco più di un’ora e mezza di camera di consiglio poi la sentenza: Salvatore Stentardo, novarese sessantenne, già in carcere per l’omicidio della pensionata di Oleggio, Maria Rosa Milani, è stato assolto dall’accusa di essere il mandante della rapina finita nel sangue, al compro oro di corso Risorgimento nel novembre del 2011; rapina a seguito della quale morì, una decina di giorni più tardi, per le gravissime ferite riportate nel corso di una violenta aggressione, Ida Lagrutta, 45 anni, titolare del negozio. Dopo la lettura del dispositivo della sentenza, nessun commento da parte di Giuseppe Lombardo, il marito di Ida, costituito parte civile insieme ai figli con l’avvocato Fabio Mondello. Laconico il commento del legale: “E’ un processo indiziario, era una possibilità”. Per parte sua l’avvocato Carla Montarolo, difensore di Stentardo, ha commentato: “In questo processo il mio assistito ha sempre sostenuto la propria estraneità ai fatti; l’ho sempre pensato ed è questa la ragione per cui l’ho difeso. E’ una sentenza che ha reso giustizia”. Ad anni di distanza da quella sera di novembre quando qualcuno suonò il campanello del negozio, entrò e aggredì la gioielliera fuggendo poi con un bottino consistente, l’assassino di Ida Lagrutta è ancora in libertà.