Omicidio di Pombia, assolto il presunto mandante. Per la Corte d’Assise di Novara “il fatto non sussiste”: si tratta dell’assassinio di Matteo Mendola, avvenuto il 4 aprile 2017 nei boschi del Ticino
Assolto perché il fatto non sussiste. Accusato di essere il mandante dell’omicidio di Matteo Mendola, di Busto Arsizio, ucciso nei boschi di Pombia la sera del 4 aprile 2017, Giuseppe Cauchi, 53 anni, imprenditore edile, è stato prosciolto questa mattina dalla Corte d’assise di Novara.
Il pm Mario Andrigo aveva chiesto l’ergastolo. Per quel delitto sono già stati condannati a 30 anni, con rito abbreviato, l’esecutore materiale, Antonio Lembo, e il complice Angelo Mancino.
Durante la fase delle indagini, poco dopo l’arresto, era stato lo stesso Lembo ad accusare Cauchi di essere stato il mandante, poi davanti alla Corte d’Assise il faccia a faccia con l’imputato era stato pieno di “non ricordo”, “non so” e “non posso confermare”.
Per l’accusa, Cauchi avrebbe voluto morto Mendola per un debito contratto con i familiari della vittima. La Corte d’Assise è stata di parere contrario e negli indizi contraddittori della vicenda non ha trovato elementi di responsabilità.