Novara – Nella mattinata di lunedì 28 ottobre, sin dalle prime luci dell’alba, militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Novara, collaborati nella fase esecutiva dai comandi stazione dipendenti e da unità cinofile delle Polizie locali di Novara e Oleggio (no), a conclusione di un’articolata attività investigativa avviata sotto la direzione del pubblico ministero, dr.ssa Irene Tomada, sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di 8 persone (7 in carcere e 1 agli arresti domiciliari e 3 sottoposte al divieto di dimora nella provincia di Novara).
Le indagini, avviate nel mese di aprile 2024 dalla sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Novara e concluse nel successivo mese di agosto, hanno permesso di raccogliere elementi circa un’articolata rete criminale costituita apparentemente da cittadini tunisini e marocchini, i quali, attraverso operazioni continuative e con ruoli diversi, condividevano un rodato programma criminoso che prevedeva la cessione di sostanze stupefacenti a numerosi tossicodipendenti, anche minorenni, in particolare cocaina e hashish, e il contestuale conseguimento di illeciti profitti, grazie alla gestione di una “piazza di spaccio” localizzata a ridosso della Stazione ferroviaria di Novara, crocevia di passaggio anche di molti giovani studenti che quotidianamente si servono del treno per raggiungere gli istituti scolastici.
Forti del sistema di vigilanza e sicurezza messo in atto, i presunti rei riuscivano a smerciare lo stupefacente, spesso occultato in cavità nascoste della strada.
Nel corso dell’attività investigativa posta in essere prima dell’esecuzione delle misure e portata a conclusione anche grazie ai servizi di osservazione, controllo e pedinamento, non facili per la continua presenza di sentinelle che segnalavano la presenza delle Forze dell’ordine, sono state tratte in arresto, in flagranza di reato, 6 persone e denunciate in stato di libertà altre 15.
Si è proceduto altresì al sequestro di complessivi grammi 778,18 di stupefacente (grammi 767 di hashish e grammi 11,18 di cocaina) comprensivi di quanto rinvenuto nel corso delle esecuzioni, unitamente all’occorrente per il confezionamento, nonché la somma di quasi duemila euro, per la precisione 1.976 euro.
Sulla base della quantità di stupefacente di volta in volta sequestrato (ad alcuni indagati sono stati trovati in possesso per ciascuno di panetti di almeno 100 grammi) è ragionevole stimare che il quantitativo giornaliero venduto fosse pari a 200 grammi di hashish e circa 10 grammi di cocaina, arrivando ad un quantitativo mensile di stupefacente venduto pari a 6 kg di hashish e 300 grammi di cocaina, per un profitto che poteva raggiungere complessivamente i 75.000 euro mensili.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso le case circondariali di Vercelli e Biella a disposizione dell’autorità giudiziaria di Novara che nei prossimi giorni procederà con gli interrogatori di rito.