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Novara

Ordinanza anti smog, il Pd: “troppe deroghe”

Ordinanza anti smog, il Pd: “troppe deroghe”. Il provvedimento scatta lunedì. Per i democratici “nessuna politica per favorire mobilità e trasporto pubblico”

Ora è ufficiale: da lunedì 5 novembre entra in vigore anche a Novara l’ordinanza, pubblicata ieri, 31 ottobre, sull’albo pretorio, che disciplina i blocchi del traffico.  “Un provvedimento – commenta il sindaco Alessandro Canelli – che ha recepito le linee guida dell’accordo interregionale, sulla base di direttive europee, per tutelare i centri urbani dall’inquinamento atmosferico in particolari situazioni. Per quanto riguarda Novara, alle possibilità di deroga già previste dall’accordo, ne abbiamo aggiunte altre, riguardanti in particolare l’utilizzo dei mezzi diesel Euro 3, con l’obiettivo di tutelare i nuclei familiari in situazioni di difficoltà, gli anziani e i lavoratori che non possono permettersi di non utilizzare l’auto o di cambiarla. Con queste ulteriori deroghe abbiamo quindi deciso di non complicare ulteriormente la vita ad alcuni cittadini che lavorano o sono in situazione di fragilità sociale, senza la certezza di avere un effetto davvero significativo sull’ambiente”. E il Pd attacca: “Se alcune deroghe possono essere condivisibili, altre appaiono come una “furbata” messa in atto per non scontentare nessuno .Ci chiediamo: anziché derogare tutti, penalizzando la salute pubblica, non era meglio dare alle persone alternative credibili di mobilità? A nostro avviso il provvedimento poteva e doveva essere affiancato da misure strutturali di mobilità sostenibili dirette ad alleggerire il traffico veicolare. In concreto: come mai Novara, ad esempio, è rimasta una delle poche città in Italia senza un sistema serio di bike sharing? Sono arrivate nuove, basta un clic sul cellulare per prendere e lasciare la bici in qualunque punto della città e non come in passato in una postazione fissa”. E ancora: “Cosa ha fatto e cosa sta facendo quest’amministrazione per il trasporto pubblico? Non si intravede nessuna politica per favorirlo, per esempio offrendo un abbonamento gratuito per fasce di reddito basse, né tantomeno politiche per favorire con incentivi l’acquisto di macchine elettriche-ibride o a metano”.