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Novara

Ospedale Maggiore all’avanguardia con il robot Da Vinci per la chirurgia mini-invasiva

Un robot grazie al quale l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara ha effettuato, primo in Italia e all’avangiuardia in tutta Europa, interventi chirurgici mini invasivi con lo sviluppo del dispositivo Intuitive. Il Maggiore ha collaudato nel blocco operatorio Dea, il sistema robotico “Da Vinci Xi”: un sistema che garantisce elevata qualità di cura e ridotta invasività, due elementi fondamentali per un ospedale di riferimento per l’area del Piemonte orientale come il Maggiore.

L’acquisizione del nuovo sistema robotico, sostenuta dall’Assessorato regionale alla Sanità sia per garantire uno sviluppo tecnologico delle attrezzature in dotazione all’ospedale, sia per contrastare il fenomeno dell’emigrazione sanitaria verso la Lombardia (regione sicuramente più aggressiva dal punto di vista dell’offerta sanitaria). Viene utilizzato per interventi di urologia, chirurgia generale, ginecologia, otorinolaringoiatria.

Il nuovo sistema robotizzato “Da Vinci” dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara che consente di effettuare interventi di chirurgia robotica rappresenta un’assoluta eccellenza della sanità regionale ed un motivo di orgoglio per tutto il nostro sistema sanitario – afferma l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta – Lavoriamo per fare in modo che, pur in un contesto generale difficile soprattutto per i vincoli imposti dal Piano di rientro, tutta la sanità piemontese, grazie alla capacità professionale e all’abnegazione degli operatori, possa aumentare il proprio livello di qualità e di risposta ottimale alla domanda di salute dei cittadini” conclude Saitta.

La chirurgia robotica rappresenta la nuova frontiera della chirurgia mini-invasiva: si possono infatti superare i limiti al momento legati alla difficoltà di trattare, con la laparoscopia, patologie in sedi anatomiche difficili da raggiungere, estendendo ad interventi complessi (con la stessa qualità ed efficacia della chirurgia tradizionale). Questo con chiari benefici: ridotto tempo operatorio, con maggior precisione e sicurezza per il paziente in termini di sanguinamento e conseguente richiesta di trasfusioni, pressoché assenza di cicatrici. Senza contare la velocizzazione dei tempi di ospedalizzazione e di recupero del paziente.

Per il corretto ed efficace utilizzo del robot, il “Maggiore” ha formato un team multidisciplinare di specialisti: urologi, ginecologi e chirurghi hanno seguito negli ultimi anni corsi residenziali di formazione in un centro di fama mondiale, l’Olv Vattikuti Robotic Institute di Aalst (Belgio), sotto la guida del professor Alexandre Mottrie. Grazie all’intervento della Fondazione Tempia di Biella (ancora una volta prezioso supporto all’azienda ospedaliero-universitaria) a proseguire le attività di formazione al “Maggiore” è stato chiamato il dottor Pinuccio Spinoglio, esperto di rilievo internazionale nel campo della chirurgia robotica e presidente della Società mondiale di chirurgia robotica.

Nell’AOU di Novara nei primi giorni di settembre è partito, dopo i collaudi e gli ultimi training in loco con la super visione dei tecnici di “Intuitive”, l’utilizzo del robot “Da Vinci Xi”. Sono stati effettuati dall’équipe urologica diretta dal professor Carlo Terrone tre interventi sulla prostata, che hanno avuto risultati altamente positivi. In settimana proseguirà l’attività robotica in chirurgia generale.
Nel corso del 2015 si possa arrivare a 150 interventi, per attestarsi ai 200 negli anni successivi, suddivisi tra le varie specialità che potranno usufruire di questa innovativa tecnologia.