E’ stato ufficialmente firmato a Chengdu (Cina) l’accordo di collaborazione transnazionale tra l’azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara e il Sichuan Cancer Hospital and Institute: si tratta dell’avvio ufficiale di una collaborazione che aveva già visto quattro medici cinesi frequentare per sei mesi di stage altrettante strutture del Maggiore.
La delegazione novarese, invitata dal presidente del Sichuan Cancer Hospital and Institute , Lang Jinyi, era composta dal commissario Mario Minola e da due direttori medici, Marco Krengli e Gabriele Panzarasa.
Il gruppo novarese è stato ospite del Congresso della Società Cinese di Radioterapia a Chongqing dove Krengli ha tenuto una relazione scientifica.
Durante la visita all’ospedale di Chengdu Krengli e Panzarasa hanno partecipato direttamente ad alcune procedure specialistiche con i medici cinesi.
Dopo la firma del protocollo, Minola, Krengli e Panzarasa hanno tenuto in un convegno scientifico tre relazioni sulle esperienze manageriali e specialistiche novaresi e italiane confrontandosi con quelle cinesi.
Con il presidente Lang sono stati presi accordi per cominciare una collaborazione scientifica su importanti progetti che prevedono anche lo scambio reciproco di medici.
Il progetto avviato con Chengdu è frutto dell’impegno di Lucia Orlandini, fisico sanitario e direttore accademico dell’ospedale cinese, unica straniera strutturata in un ospedale governativo cinese. Recentemente ha ricevuto un importante riconoscimento dal governo del Sichuan per il lavoro di sviluppo clinico all’interno dell’ospedale e per l’attività di collaborazione scientifica con l’estero.
Nel suo intervento durante la cerimonia della firma, il direttore Mario Minola ha sottolineato come «i nostri ospedali pur essendo geograficamente lontani hanno molte affinità. Hanno una mission in comune: combinare l’assistenza ai pazienti con l’insegnamento e la ricerca medica scientifica in collaborazione con l’università per migliorare la salute della popolazione. Anche la vision è la stessa, come dimostra l’accordo che stiamo siglando: cogliere le opportunità di sviluppo e superare gli ostacoli grazie allo scambio delle conoscenze ed alla sinergia delle risorse professionali e tecnologiche. Oggi stiamo seminando su un terreno molto fertile: il raccolto non potrà che essere abbondante grazie alle grandi competenze scientifiche coinvolte».