I più cinici lo avevano già previsto, non tanto per “gufare” sul progetto, quanto perchè, in effetti, se ne parla da decenni, ma nulla di nuovo sembra esserci all’orizzonte. Se ne parla e basta… E lo conferma anche il vicesindaco di Novara Angelo Bongo che dichiara come il progetto del nuovo osepdale sia da rivedere alla luce, dice Bongo, delle nuove leggi sugli appalti che non godono ancora di decreti attuativi. Per cui, si ricomincia? Sul tema interviene il consigliere regionale Diego Sozzani che, già a suo tempo, aveva espresso dubbi seri sulla fattibilità del progetto, ma che non crede, invece, alla storia dei “decreti attuativi”. “A nulla sono valse le rassicurazioni di Saitta che in Consiglio Regionale rispondeva alle mie numerose interrogazioni sul tema – dice Sozzani – A nulla quelle dell’allora sindaco Ballarè, a nulla il famigerato protocollo pre elettorale siglato in pompa magna tra flash e giornalisti. Ora occorreva una scusa per giustificare l’empasse in cui giace l’iter della Città della Scienza e della Salute di Novara: e l’hanno trovata, mentendo ancora una volta ai cittadini novaresi. Mentre i torinesi si accaparrano finanziamenti a nove cifre, per Novara si sventola lo spauracchio degli impedimenti burocratici”.
“Non è il nuovo codice degli appalti a bloccare l’iter della Città della Salute di Novara. Il Project financing – nel quale vengono convogliate tutte le risorse disponibili – fornisce l’immediata attuabilità del progetto. Unico requisito che il quadro economico sia completo, sia dei finanziamenti pubblici sia del patrimonio alienabile che entrerebbe nello strumento di Project da pubblicarsi sulla gazzetta europea. Da tempo invece segnalo, inascoltato, che le risorse esistano solo a parole e forse solo per Torino che, da tempo, ha messo la freccia e corre su una corsia preferenziale”.
Quella di Sozzani non è “un’uscita politica, figlia di un’appartenenza a partiti differenti da quelli di maggioranza, ma un’analisi oggettiva della situazione da parte di chi, dodici anni fa, ha contribuito ad avviare l’iter, di chi conosce il progetto e le nuove normative su appalti e gare. Parlo da Novarese che vede messa ogni giorno più in crisi il sistema sanitario del proprio territorio. Per quanto mi riguarda posso solo ripresentare l’ennesima interrogazione, ma non dobbiamo farci prendere in giro: va detta la sacrosanta verità. Le scuse non sono più ammesse!”.