NOVARA • Quando le leggi favoriscono i cittadini, ma la burocrazia fa di tutto per far saltare i nervi. Sono tanti i casi di cui si sente parlare ogni giorno e che diventano, spesso, anche oggetto di class action che si creano a tutela del consumatore. Uno di questi casi lo ha vissuto in prima persona Alberto Pacelli, coordinatore novarese di Idee di Futuro e di ReteTerra, strenuo difensore del suolo e accanito nemico delle aree industriali di Agognate. “Il 25 maggio dello scorso anno è stato emanato il Decreto Legislativo n. 97 il quale dispone che: “chiunque ha diritto di accesso ai dati ed ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni” e che tale diritto “non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla dimostrazione soggettiva del richiedente” – spiega Pacelli – Un’importante diposizione che consente il controllo dei cittadini su tutte le pratiche, e quindi anche su quelle edilizie (si pensi ai tanti disastri ed alle tante tragedie che probabilmente si sarebbero potute evitare se questa norma fosse stata in vigore nei decenni passati)”. Una disposizione di cui Pacelli ha cercato di avvalersi. Ma ecco cos’è successo:”Chi si reca all’Ufficio Tecnico del Comune di Novara, per poter prendere visione di una pratica edilizia, deve dimostrare di avere un motivato interesse personale. Altrimenti niente! Inoltre, chi sia in grado di dimostrare di avere tale interesse e voglia avere copia di uno o più atti contenuti nella pratica (come presso qualsiasi altro ufficio comunale) li ottiene, ma il frontespizio di ciascuno di loro reca stampigliata (come non avviene in nessun altro ufficio comunale) la scritta “atto riservato – contenuto non divulgabile”. Una palese violazione di una legge dello Stato”, incalza Pacelli. Pertanto, la settimana scorsa, come Idee di Futuro, “siamo intervenuti con una lettera all’Assessora al “governo del territorio”, e per conoscenza al Sindaco, chiedendo che le disposizioni in vigore per la visione delle pratiche edilizie presso l’Ufficio Tecnico vengano sollecitamente sostituite da disposizioni coerenti con quanto disposto dal Decreto Legislativo del maggio 2016”.
“Trasparenza della vita amministrativa e partecipazione dei cittadini – conclude Pacelli – sono due capisaldi dell’impegno di Idee di Futuro e della vita democratica di una comunità: ci auguriamo, perciò, che l’Assessora – ed il Sindaco – vogliano sollecitamente intervenire”.