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Novara

Pacelli: «Con le aree industriali, parte il “progetto Ballaré-Canelli”»

Riceviamo e pubblichiamo:

“Per la seconda volta un Sindaco tenta di trasformare terreni agricoli di Agognate in aree logistico/industriali. Una operazione che – per oltre 60 anni – tutti i Sindaci e tutte le maggioranze consiliari (che non erano composte da fanatici ambientalisti del no) non hanno mai compiuto: nonostante le pressioni delle diverse proprietà che si sono succedute.

Il Sindaco Ballarè si fece promotore di un Piano particolareggiato di iniziativa pubblica, su una superfice di 1.000.000 di mq, per “la realizzazione di una zona industriale e logistica nel quadrante ovest della città’” (Agognate): una vecchia proposta con la quale – per decenni – i proprietari hanno cercato di sostenere/giustificare le richieste di modificazione della destinazione d’uso dei terreni agricoli.
Un progetto che determinò la costituzione di ReteTerraNovara (un rete di associazioni, gruppi, persone) che si fece promotrice di una mobilitazione civile a difesa della natura agricola dei terreni di Agognate (a sostegno furono raccolte 5.000 firme di cittadine e di cittadini, vennero organizzati dibattiti con amministratori, uomini di cultura e dell’ambientalismo nazionali).
A questo punto, il Sindaco propose di ridurre a 600.000 mq. la superfice dei terreni di cui modificare la destinazione d’uso. ReteTerraNovara ribadì che il problema non era (come non lo è oggi) quello della quantità delle aree da modificare ma della difesa del carattere agricolo di quelle aree. Quattro autorevoli consiglieri di maggioranza, dopo discussioni ed approfondimenti, si dissociarono. Il Piano non tornò in Consiglio Comunale.

Ma il Sindaco Canelli lo ha fatto proprio: sia nei contenuti che nelle finalità (realizzazione di una zona industriale e logistica nel “quadrante ovest della città” e ne ha continuato l’iter amministrativo, “è la seconda fase della procedura” riducendo a 250.000 mq. la superficie delle aree agricole da modificare.
Una furbata con la quale cerca di accreditare l’idea che abbia ridotto il progetto Ballarè ad un piccolo intervento. Ma così non è.
250.000 mq. per realizzare “aree produttive e logistiche”?, per migliorare “il sistema logistico infrastrutturale del nodo di Novara”?, per completare il “sistema pensato dal P.T.P che parte dal C.I.M. e arriva alle aree industriali di S. Pietro M.” ? Suvvia!
La verità è che la riduzione è temporanea. Invece di modificare contemporaneamente la destinazione d’uso di tutta l’area si procederà per fasi successive.
I 250.000 mq. costituiscono la prima fase. Le altre seguiranno.

A dirlo non sono più solo la delegazione del F.A.I., ReteTerraNovara, l’esperienza di altre parti d’Italia ma i documenti approvati nell’ultima seduta consiliare.

Mercoledì 28 giugno ha preso avvio il “Progetto Ballarè-Canelli” per la distruzione di aree agricole ad Agognate. La proprietà interessata, ieri come oggi, la società Vailog.
Ma chiariamo subito. Non saranno le sceneggiate e le doppie verità del Sindaco a fermarci. Ci siamo ancora tutti. Anzi. Siamo in numero maggiore e ci serviremo di tutte le vie consentite dalle leggi della Repubblica per difendere un bene prezioso per la vita della città”.

Alberto Pacelli
Coordinatore ReteTerraNovara