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Novara

Pacelli: «Sulle aree industriali procedimento non legittimo. Ecco perchè»

“La delibera di Agognate (aree industriali) non è legittima”. A dirlo è Alberto Pacelli, coordinatore di Idee di futuro e di ReteTerra, l’associazione che ha raccolto oltre 5000 firme contro le aree industriali nella zona dell’ex casello.

“Per l’approvazione di un piano particolareggiato esecutivo come quello per modificare la destinazione d’uso di un’area ad Agognate da agricola ad area per la logistica – spiega Pacelli – la legge urbanistica regionale prevede che il Consiglio Comunale intervenga con tre delibere consiliari in tre fasi della sua formazione.
Ebbene, il Consiglio Comunale il 20 febbraio del 2014 ha approvato la prima delle tre delibere con la quale ha adottato la proposta tecnica del progetto preliminare e il 28 giugno del 2017 ha approvato – quale seconda delibera consiliare – quella con cui ha adottato il progetto preliminare del ppe”.

Ma, secondo Pacelli, “la delibera del 2014 modificava la destinazione d’uso di un’area di 1.045.000 metri quadrati mentre quella del 2017 modifica un’area di 199.800 metri quadri. E’ evidente che una delibera che modifica un’area di 199.800 metri quadrati non può essere la continuazione di quella che modifica 1.045.000 metri quadrati. Inoltre, la Giunta non l’ha mai decisa e nessun soggetto che ne aveva titolo l’ha mai proposta”.

Pacelli aggiunge anche che “i soggetti attuatori indicati nella Convenzione allegata alla deliberazione del 2014 sono: la “Vailog s.r.l. – e FB” e la “CSSG strategie immobiliari”. In quella allegata alla Delibera del 2017 è indicata unicamente la “Vailog s.p.a” (che non è più quella del 2014 che è stata ceduta alla Segro, una multinazionale inglese). Con la delibera del 2017 non solo cambia la superficie dell’area su cui intervenire ma cambiano anche i soggetti attuatori indicati come quelli con cui il Comune stipula la convenzione”.

Infine, sono le stesse finalità ad essere messe in discussione: “Nella deliberazione del 2014 è detto, fra l’altro, che l’area è adeguata allo sviluppo di una nuova area industriale/logistica di rilievo nazionale e internazionale”. E’ evidente che le delibere del 2014 e del 2017 non riguardano due fasi dello stesso procedimento e che la delibera del 2017 non è la seconda deliberazione consiliare del procedimento avviato con l’approvazione della Delibera del 5.2. 2014. Un procedimento che quindi non può continuare”.