Da quando anche quei posti sono diventati a pagamento, nel parcheggio dell’ex area Rotondi, davanti agli uffici dell’Agenzia Entrate e di Equitalia, la situazione è tutt’altro che sicura. Lo denuncia l’Associazione italiana consumatori “Tutela&Diritti”: “Questo parcheggio era stato studiato per permettere ai pendolari di parcheggiare tutto il giorno senza problemi – spiega il presidente Giovanni Girardi – Ora da alcune settimane è diventato per l’80% a pagamento con pochi spazi liberi letteralmente presi d’assalto dai dipendenti dei due uffici (e chi di loro rimane senza spazio deve pagarsi l’abbonamento, seppur ridotto). Risultato: il parcheggio oggi è praticamente vuoto, se non utilizzato dagli utenti che devono recarsi in Agenzia Entrate o in Equitalia e che quindi devono pagare il parcheggio per andare poi a pagare non solo le tasse e le imposte ma anche le eventuali multe e contravvenzioni prese per non aver pagato il parcheggio. Oltre al danno anche la beffa…”.
E’ chiaro che, trattandosi di posti auto a pagamento, appena è possibile, l’automobilista riprende la propria macchina e lascia il parcheggio. Ed è qui che iniziano i guai: “Dopo le 16,30 (orario di uscita dei dipendenti degli uffici) la zona diventa “terra di nessuno”, o meglio terra di vagabondi, ubriachi ed extracomunitari che lo utilizzano per andarci a dormire la notte e quant’altro, disseminando la zona di lattine e bottiglie vuote di birra e vino. Cosa che ho personalmente constatato in questi giorni. Il problema “sicurezza della città e dei cittadini” è un problema serio, dal centro alla periferia. Stessa storia per altri parcheggi della città. Basta fare cassa sulla pelle dei cittadini, dei lavoratori e di chi per vari motivi è costretto ad utilizzare la macchina ogni giorno. Non siamo il “bancomat” del Comune”.