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Novara

Partono dal “lodo” le indagini della procura della Corte dei Conti sullo Sporting

Sono i risultati del lodo arbitrale ad aver acceso i riflettori della Procura della Repubblica della Corte dei Conti di Torino sullo Sporting.

La conferma arriva da fonti ufficiali della Procura stessa che sta acquisendo in questi giorni la documentazione sulla vicenda. Contrariamente alle informazioni divulgate in queste ore, le indagini, sulle quali comunque per il momento vige il segreto istruttorio, non hanno preso avvio, come si voleva far credere, dalle denunce presentate dall’amministrazione al momento del proprio insediamento, ma dagli atti recenti, in particolare il Lodo.

La Procura della Corte dei conti, ovviamente, indagherà sull’intero procedimento relativo alla realizzazione del Palazzetto del Terdoppio ed alle successive realizzazioni della piscina all’aperto e della palazzina commerciale, allo scopo di verificare che l’iter amministrativo sia stato svolto correttamente.

Ma di fatto, è l’imponente debito contratto a seguito del lodo arbitrale ad aver suscitato le perplessità prima della Corte dei Conti e poi della Procura contabile. In sintesi, sempre stando alle fonti della Procura, l’indagine viene già annunciata nella famosa pronuncia della Corte dei Conti (il documento tenuto nascosto al Consiglio comunale al momento dell’approvazione del preventivo 2015) che dedica un’attenzione particolare alla risoluzione del Lodo, con conseguenti notevoli perplessità espresse da parte dei magistrati contabili sulla capacità del Comune di Novara di far fronte ad un debito così oneroso.

D’altra parte, è intuibile pensare che di fronte ad un indebitamento così pesante che graverà per i prossimi decenni sulle tasche dei cittadini e che condizionerà le scelte e gli investimenti delle future amministrazioni comunali, vi sia chi vuole vederci chiaro.

Non dimentichiamo, inoltre, che, a prescindere dalle motivazioni più che altro di natura politica che hanno portato l’amminsitrazione a decidere per la rescissione del contratto con il gestore privato del Palazzetto (comunque inadempiente), uno dei nodi fondamentali da sciogliere è relativo alla copertura di tale debito. Ricordiamo infatti che a fronte di una gara indetta dall’amministrazione comunale per individuare una banca che condesse il mutuo a parziale copertura del Lodo, tale gara andò deserta per ben due volte. Segno evidente che nemmeno gli istituti di credito fossero alieni da qualche perplessità sulla vicenda e sulla capacità economica del Comune di Novara di mantenere tale impegno.

Dal punto di vista politico, pur non potendo escludere che vi siano responsabilità pregresse, non sono certamente secondarie le responsabilità dell’attuale amministrazione in merito alla decisione di risolvere la questione Sporting secondo le modalità scelte.