“Liste d’attesa raddoppiate a 160 bambini e servizi sociali ridotti per le famiglie numerose, in seguito allo sconto del 30% sulle tariffe. Una promessa fatta in campagna elettorale e che è andata a vantaggio solo dei ricchi”. Il gruppo consiliare del Partito democratico torna all’attacco della giunta Canelli nella giornata in cui il Consiglio comunale discute di una variazione di bilancio per un mancato introito di circa 150.000 euro, che il gruppo d’opposizione attribuisce proprio agli sconti fatti sulle rette dei nidi. Il gruppo guidato da Andrea Ballarè parla di “politica fallimentare per le famiglie. Canelli aveva l’obiettivo di riportare gente a vivere a Novara, ma così avrà l’effetto contrario”. “Nell’ultimo anno – continuano i democratici – abbiamo avuto la chiusura dell’asilo nido Coriandolo (quella del Balconi è stata scongiurata), la soppressione della convenzione con l’Opera Pia Negroni, per un totale di 41 posti persi”.
“All’Opera Pia Negroni sono stati dati 70.000 euro per sanare un buco di bilancio, che forse potevano essere destinati anche da altre realtà – aggiunge Rossano Pirovano – E ora si va ad approvare una variazione di bilancio di circa 150.000 euro: una cifra che non inciderà in modo significativo sul totale, ma che si sarebbe potuta usare per assumere 3 o 4 maestre. Invece il Comune ne vuole assumere 4, ma con i pensionamenti in vista ne servirebbero il doppio per il prossimo anno”.
Con il nuovo assetto, dopo gli sconti sulle rette “255 famiglie hanno perso la riduzione sulle rette delle mense scolastiche e altre 114 si sono viste tagliare i contributi a sostegno delle famiglie numerose”, ha aggiunto Elia Impaloni. “Quella di Canelli è stata un’azione di destra e con effetti di discontinuità”, ha concluso Sara Paladini.