“Un uomo solo al comando. Il resto proprio non esiste”: il Pd traccia il bilancio del primo anno di attività dell’amministrazione Canelli e, con durezza, boccia tutti, o quasi, gli assessori, e la “mancanza di progettualità che caratterizza la giunta”.
E’ il capogruppo dei Democratici Andrea Ballarè ad aprire le danze: il teleriscaldamento del PalaIgor, la mancanza di attenzione e di progetti sul sociale, la “finta” riqualificazione di Sant’Agabio e le aree industriali: “Il sindaco con l’operazione Agognate crede di aver risolto il problema del lavoro a Novara. Ma doveva avere più coraggio e portare a termine un progetto più ampio come quello che avevamo iniziato noi. E poi – continua Ballarè – vuole riqualificare Sant’Agabio riportandovi dei camion dopo anni e anni che si va in tutt’altra direzione per quel quartiere. Non ci sono idee, non c’è progettualità: arriva un privato e Canelli vende quel progetto come fosse dell’amministrazione, ma non è così”.
E’ sulla mancata apertura della piscina di via Solferino che si concentrano gli strali dell’opposizione: “C’era già un progetto esecutivo finanzaito – ha spiegato Rossano Pirovano – Hanno deciso di investire quelle risorse sul Pala Dal Lago e chi si è aggiudicato il bando della piscina ha abbandonato l’impresa. Hanno cancellato Novara é Sport: non c’è giorno che non senta qualche società lamentarsi… Un chiaro segnale di inadeguatezza amministrativa”.
E sui nidi è Elia Impaloni ad esprimersi: “Hanno ridotto le rette del 30% senza tenere conto della nostra richiesta di differenziare maggiormente le fasce Isee. E tutta questa fretta di mettere mano al nido Balconi? I lavori ancora non si vedono. Con la chiusura del Coriandolo hanno costruito la loro strategia: ossia chiudere quegli asili con le rette opiù basse”.
Anche sui migranti è polemica: “Hanno rinunciato allo Sprar che sarebbe servito ad accogliere chi c’è già. Retromarcia anche sui minori non accompagnati: dal 1° luglio lasciano il dormitorio e saranno inseriti in gruppi appartamento, come peraltro noi avevamo consigliato: ma intanto abbiamo buttato al vento 118 mila euro”.
L’assenza degli assessori è il punto chiave su cui insistono i consiglieri del Pd: “L’istruzione? L’assessore Bongo non c’è quasi mai. E la cultura? – continua Milù Allegra del Pd – Il Comune la sta delegando alle associazioni, ma servirebbe una cabina di regia centrale. Mi dicono che una parte consistente della Biblioteca è inagibile e non è possibile accedervi da alcune settimane. Ci chiediamo: cosa si intende fare?”
“Questa giunta fa acqua da tutte le parti tranne che alla piscina di via Solferino – ha ironizzato Sara Paladini – L’amministrazione è lontanissima dai commercianti, dagli artigiani e dai cittadini. Hanno annuncniato più volte la tassa sull’ombra. E dov’è finita? Non c’è ancora la graduatoria delle case popolari e l’assessore Iodice riceve una volta a settimana soltanto, nonostante ci siano settecento famiglie che rischiano lo sfratto e magari vorrebbero parlare con lui per concordare un piano di rientro, almeno alcune di loro. Dopo un anno di governo, si sono sbugiardati”.
“La città è più brutta – cocnlude Tino Zampogna – le buche nelle strade, le prostitute che aumentano, così come i clochard che dormono per strada. Gli assessori, fatta eccezione per pochissimi, non ci sono. A Sant’Agabio, lo stabile di Ipazia è un orrore, abbandonato a se stesso. Dentro c’è solo un centralino”.