“Il Comune ha pubblicato all’albo pretorio un piano delle opere diverso da quello approvato dalla giunta Canelli… Ha pubblicato il nostro, ovvero quello dell’amministrazione precedente, quindi il consiglio comunale sul Dup, previsto entro il 15 novembre, dovrà essere rinviato. Non ci sono più i tempi tecnici per convocarlo. Quando si farà? Non si sa! Lo stabilirà la commissione capigruppo: certo un pasticcio grosso”. Così ha esordito il capogruppo Pd Andrea Ballarè, all’inizio della conferenza stampa convocata stamattina nella sede del partito per illustrare gli emendamenti proposti allo stesso Dup.
Sembra proprio non trovar pace la giunta Canelli sul Documento Unico di Programmazione, ovvero il piano triennale sugli indirizzi strategici dell’azione di governo che, appunto, comprende fra gli allegati il piano delle opere pubbliche.
A sollevare questioni sull’incongruenza degli atti era stata in commissione la consigliera Sara Paladini: “Io lo dicevo che le cifre non quadravano con quelle che illustrava l’assessore Moscatelli. Ma sono stata zittita dicendo che non capivo… Ma il nostro piano cubava oltre i dieci milioni, mentre questo 6. C’è poco da capire!”.
Anche Cristina Macarro del Movimento 5 Stelle nei giorni scorsi aveva chiesto delucidazioni verificando la difformità fra le cifre illustrate in commissione, quelle inviate ai consiglieri comunali e quelle pubblicate all’albo pretorio del Comune di Novara.
“Questa – ha ripreso Ballarè – è l’ennesima riprova di come il Dup sia stato trattato da questa amministrazione con una superficialità imbarazzante. Qui sembrano mancare i presupposti fondamentali. Le prime 39 pagine del documento di programmazione le avevamo già scritte noi alla fine del nostro mandato: sono dati statistici, analisi sull’economia della città, sull’andamento demografico, sulla programmazione regionale e nazionale. Il resto avrebbero dovuto scriverlo loro, aggiungendo gli allegati di riferimento… Ebbene ci hanno presentato quattro paginette scarne, piene di errori ortografici, con frasi senza senso o a metà… Un vero insulto al consiglio comunale! Evidentemente non le hanno nemmeno rilette”.
“A questo punto avevamo due strade: o non presentare emendamenti oppure provare a proporre qualche idea, visto che qui non ve n’è traccia. Abbiamo optato per la seconda soluzione, perchè comunque abbiamo a cuore il futuro della città. La giunta ha parlato di un documento work in progress… Ma da qualche punto si doveva pur partire…”
“I nostri emendamenti provano a fornire qualche spunto – ha detto Milù Allegra – a correggere qualche errore… Un esempio? L’amministrazione parla di formazione professionale che non è un tema di competenza del Comune ma della Regione… Ecco: magari cominciamo con l’occuparci di quello che ci compete e che qui manca totalmente! Come l’argomento della scuola: nel Dup si cita solo quello che c’è già, non quello che si intende fare. Quello che c’è già lo sapevamo, ma come intende intervenire l’attuale amministrazione, quali politiche intende attuare? Per non parlare delle Pari Opportunità che sono una questione importantissima ma qui non ne troviamo traccia “.
Venti in totale le proposte di emendamento presentate dal Pd, sugli argomenti più svariati: dalla pedonalizzazione di Piazza Martiri, al Cim, dalle politiche sociali, alla cultura, dall’utilizzo del Mercato Coperto allo sport, dal programma di acquisizione delle caserme al Pisu…
“Dello sviluppo del Cim si parla in modo poco chiaro – ha detto Rossano Pirovano – eppure ci sembra un argomento rilevante: noi chiediamo si espanda a Nord, nel territorio di Galliate, mentre l’amministrazione Canelli fa riferimento solo a Novara. Significa che esiste un altro progetto di espansione del Cim? A noi non risulta! Non è una questione banale, soprattutto per i Pernatesi che devono fare i conti con tutti i disagi ambientali che sono ormai noti collegati a questa realtà, allagamenti e quant’altro… Lo sport? Nel documento non troviamo nulla di rilevante: il progetto “Novara è Sport” che fine ha fatto?”.
“Ci sono poi scelte che a nostro avviso andrebbero considerate bene – ha esordito Paola Turchelli – un esempio è quello relativo alla biblioteca civica Negroni, tema a me carissimo. Ebbene nel Dup si dice che verranno stanziati fondi per il rifacimento delle facciate del palazzo che la ospita: ma siamo sicuri che quell’edificio sia adeguato? Anche noi avevamo rinviato quell’intervento nella consapevolezza che fosse necessario trovare una soluzione diversa. Quella sede non è più idonea: stiamo parlando della seconda biblioteca del Piemonte, con un patrimonio librario ricchissimo, ma che non è accessibile a tutti, ai disabili come alle persone anziane… Le biblioteche non sono solo un luogo di archiviazione e conservazione, sono ben altro. Quella di Novara va ricollocata, quindi siamo sicuri che questi soldi debbano essere spesi in questo modo?”.
“Vi sono anche gravi carenze per quel che riguarda il settore sociale – ha detto Elia Impaloni – a parte molti svarioni lessicali… In compenso si cita il potenziamento del progetto Alba che riguarda il centro anti violenza che però non è ancora stato finanziato! Non si fa riferimento alla riforma del terzo settore, non si parla di inclusione sociale, tirocini formativi, affidi, adozioni, contrasto delle dipendenze, ludopatia, politiche attive per l’integrazione scolastica… Ecco noi abbiamo voluto inserire alcune idee, laddove non ne abbiamo trovate. Ma questo documento andava riscritto completamente, tanto è povero di contenuti”.
“L’unico tema che sembra riguardare questa amministrazione è quello dell’assegnazione delle case popolari “prima agli italiani” – ha rimarcato Paladini – nel senso che dicono quello che già prevede la legge. Piuttosto da nessuna parte parlano del bando che rende possibili queste assegnazioni, quindi l’abbiamo fatto noi con il nostro emendamento. E del Mercato coperto ne vogliamo parlare? Abbiamo chiesto di aggiungere un punto che riguarda l’alienazione del diritto di superficie e per la creazione di sinergie concrete tra il mercato e le nuove attività che dovranno entrarvi e che dovranno essere non in concorrenza con la realtà esistente”.
Insomma per il Pd del Documento Unico di Programmazione presentato dall’amministrazione Canelli nulla o quasi è da salvare “Stiamo parlando di un programma che ha una durata temporale di tre anni. Ci hanno presentato un compito fatto male e scritto peggio: poco più di una facciata per anno. Non è solo una questione di lunghezza, ma di contenuti: vuoto pneumatico!”