Riceviamo e pubblichiamo:
“Oggi il Consiglio Comunale ha dedicato la propria seduta alla discussione del Documento Unico di Programmazione, il principale strumento strategico che l’amministrazione ha nelle proprie mani per realizzare il proprio programma per la città. Il documento di programmazione economica e finanziaria che la giunta Canelli ha presentato oggi è il primo vero atto nel quale idup
n piena autonomia, ed esauriti gli inevitabili collegamenti con quanto già impostato dalla precedente amministrazione, si sarebbe dovuta vedere con chiarezza la “cifra” di governo del sindaco pro tempore. Il primo DUP dell’era Canelli-Moscatelli è, nostro malgrado, tristemente improntato alla assoluta inutilità. Un “compitino” striminzito, vuoto di contenuti.
Anche a volerlo rivoltare come un calzino, ad analizzarlo con il microscopio, persino volendo forzare polticamente alcune interpretazioni ci risulta addirittura difficile costruire un impianto critico.
Perchè questo documento riesce nell’impresa di tenere insieme una certa fumosa genericità nelle linee strategiche con una desolante pochezza negli obiettivi e nei progetti concreti.
Al di là di qualche tecnicismo contabile, quel poco che si vede è in gran parte frutto delle scelte che aveva impostato l’amministrazione di centrosinistra.
Su diversi aspetti poi, non possiamo non manifestare qualche preoccupazione:
– manca ancora chiarezza sul modo con cui sono stati impegnati i fondi introitati dalle alienazioni portate a buon fine dalla giunta Ballarè a fine mandato;
– si è perso per strada ogni riferimento ai grandi progetti di sviluppo che possono portare lavoro: dal Cim alle aree industriali, al Centro di ricerca del Pisu di S.Agabio;
– non si parla di lavoro, o meglio se ne parla senza finanziare concretamente nulla;
– anche sul tema delle manutenzioni, tanto cavalcato in campagna elettorale, le poste di bilancio sono ridotte o tutt’al più uguali a quelle che la nostra amministrazione aveva indicato: 900.000 euro per le strade serviranno a mala pena a chiudere le buche che si apriranno nell’inverno;
– sulla sicurezza non vediamo nessun impegno, mentre è già finita anche la breve stagione delle pattuglie della Polizia Locale per strada, frutto peraltro di una precisa richiesta della Prefettura
– manca totalmente un modello di riferimento nelle politiche sociali e per il contrasto alla povertà: ci si continua a nutrire di frasi fatte e di (pericolose) posizioni ideologiche ma non c’è un disegno costruttivo
Ci domandiamo perciò: dove sono finiti i sogni rivoluzionari che hanno gonfiato le vele elettorali della destra e della Lega? È rimasto solo qualche slogan, buono per distrarre l’elettorato dei “tifosi”. Si rinuncia ad una visione alta che guarda al futuro e pensa in grande ma non si fa nemmeno una programmazione davvero attenta alle piccole cose.
Veramente, non ci siamo !”
Gruppo consiliare PD