Alla reazione del movimento civico Io Novara e di Forza Italia, in tema di sicurezza, anche il Pd chiede “più serietà e meno proclami ideologici” alla giunta Canelli.
“Mentre i giornali si riempivano di notizie gravi, raccontando di risse, scontri tra bande, movida che degenera in degrado, il sindaco Canelli non ha trovato nulla dipiù serio che impiantare una grande “rappresentazione” a beneficio dei media”. Sono le parole dei cosniglieri Andrea Ballarè, capogruppo, Rossano Pirovano, Sara Paladini, Elia Impaloni, Milù Allegra e Tino Zampogna.
“Prima la mozione approvata in consiglio comunale su proposta della maggioranza in cui – anche a costo di mettere in mora l’assessore Paganini – si evidenziano in modo molto accentuato una serie di criticità e un complessivo peggioramento sul fronte della legalità e della sicurezza. E poi, come d’incanto, ecco lo strido delle sirene e il rombare dei motori, ecco le pattuglie che fanno la propria occasionale apparizione (con tanto di comparsata fotografica del primo cittadino accompagnato dal capogruppo della Lega ) in un paio di luoghi simbolo, come la piazza Garibaldi e i dintorni di piazza Martiri. Il tutto accompagnato da una corposa copertura giornalistica e dal tam tam sui social di consiglieri e attivisti. E il giorno dopo? Tutto come prima, naturalmente”.
I Democratici puntano il dito contro gli slogan: “E’ facile inalberare slogan per infiammare la piazza, molto più difficile affrontare seriamente e concretamente i problemi. Noi diciamo che alla destra che governa il Comune di Novara manca anche in questo caso la capacità di visione di insieme”.
L’idea moderna della sicurezza deve necessariamente tenere insieme controllo del territorio, politiche sociali, inclusione sociale e politiche urbanistiche – continuano i Dem – Una piazza può essere controllata se c’è la macchina della polizia, ma anche se c’è la giusta illuminazione, se c’è una politica che guarda all’inclusione sociale, se c’è una politica urbanistica che pensa alla città e ne progetta il futuro”.
E, secondo il PD, il tema della sicurezza non può essere scisso da quello dell’immigrazione.
“La linea deve essere chiara: severità per chi (italiano o straniero) viola la legge ed è fuori dalla legge, inclusione e integrazione per chi (italiano o straniero) rispetta la legge”.