Se Lavazza ha prodotto una smentita ufficiale sui giornali locali circa la sua intenzione di cercare personale a Novara, contrariamente dunque a quanto annunciato dal Sindaco Andrea Ballarè in conferenza stampa (altro articolo qui), il manifesto qui sopra, affisso per le vie della città con tanto di logo del Comune che da il proprio “patrocinio” all’iniziativa, lascia interdetti.
Da qui sono partiti i consiglieri comunali del gruppo “Io, Novara – Movimento Civico”, che già l’altro giorno, durante la seduta del consiglio, avevano sollevato la questione chiedendo al primo cittadino chiarimenti (leggi qui) …
“La carenza di occupazione che purtroppo caratterizza anche la città di Novara – scrivono in un comunicato stampa Andretta, Monteggia, Giuliano e Arnoldi – richiede a nostro avviso da parte dell’amministrazione comunale un approccio serio”.
” Purtroppo però ci accorgiamo giorno dopo giorno che l’amministrazione Ballarè interpreta questo ruolo, importantissimo, con un livello di approssimazione a dir poco sconcertante. Prova ne è che oggi la città si è svegliata tappezzata di questi manifesti” che secondo i consiglieri avrebbero dovuto supportare l’annuncio “fatto dal Sindaco in Municipio, in forma ufficiale, circa un’iniziativa di ricerca di 150 figure professionali che all’apparenza avrebbero dovuto incrementare gli organici dell’azienda suddetta. Un’iniziativa che il primo cittadino, su nostra sollecitazione durante l’ultima seduta del consiglio comunale, ha difeso tenacemente (pur ammettendo essere di competenza degli uffici provinciali preposti), mettendo a disposizione i locali del municipio per la selezione del personale. Salvo poi verificare, da rettifica pubblicata da Lavazza stessa, che l’azienda in questione non intende effettuare alcuna assunzione tramite questo metodo e che anzi non c’entra proprio nulla con questo episodio”.
“C’entra invece a quanto apprendiamo sempre dai giornali una società concessionaria di Lavazza la quale a sua volta ribadisce che non vi sarà alcuna assunzione, ma una selezione di “liberi professionisti” per il settore commerciale. Vengono definiti “degustatori commerciali” ed avranno la possibilità di guadagnare 500 euro una volta effettuate venti vendite ed organizzate quaranta degustazioni”.
La stessa società, fanno notare i consiglieri di “Io, Novara” che “risulta essere specializzata anche nella vendita di aspirapolveri, gasatori per acqua e materassi”. Nulla di male per carità… Ma la disponibilità del Comune a concedere sedi per la “selezione” del personale, la conferenza stampa, i commenti entusiasti del primo cittadino (“E’ venuta da me Lavazza… Il nostro obiettivo è incrociare domanda ed offerta di lavoro” aveva detto…) facevano presagire ben altra tipologia di “occupazione”…
Tutto questo secondo il capogruppo Daniele Andretta e gli altri consiglieri “Sembra un brutto scherzo, se non ci fosse di mezzo un dramma, quello della disoccupazione, che è terribilmente serio. Una vicenda stravagante che sembra unicamente finalizzata a dare visibilità al Sindaco ed alla sua sgangherata iniziativa politica”.
Insomma chiosano con una rasoiata i consiglieri “A Novara questa Giunta propone di uscire dalla crisi occupazionale, al massimo con un’evoluzione delle vendite porta-a porta… Ma di posti di lavoro “veri” neanche l’ombra!”