Un unico sistema interportuale che integra i poli di Orbassano e Rivalta a quello novarese del Cim. E’ questo il progetto della Regione Piemonte presentato al ministro Del Rio, qualche settimana fa. Un progetto finalizzato allo sviluppo economico e occupazionale tramite la logistica.
Tre gli obiettivi fondamentali: la maggiore integrazione delle tre piattaforme esistenti (Orbassano, Cim Novara e Rte Rivalta) sotto la regia di Regione e Finpiemonte; la necessità di alcuni interventi urgenti per adeguare le strutture ferroviarie esistenti agli standard europei in termini di sagoma e lunghezza convogli; la strategicità dello scalo di Orbassano nell’ottica della realizzazione della Torino-Lione e necessità del suo adeguamento nelle opere in anticipazione sulla tratta nazionale dell’opera.
Un progetto che richiede un investimento di 60 milioni di euro, così suddivisi: 35 milioni per Orbassano, per l’adeguamento della piattaforma finalizzata alla sua maggiore funzionalità; 9.500 euro per Rivalta per l’adeguamento degli impianti di stazione e raccordo; 6,5 milioni per il Cim per adeguamento dei binari a standard e raccordi viabili.
Un progetto che sfrutta la strategica posizione geografica dei due poli significativi sull’asse del corridoio 24 (asse Nord-Sud) Rivalta e Novara e su quello del corridoio 5 (asse Est-Ovest) Torino Sito e Novara. Un sistema che, in termini occupazionali, vale (diretti più indotto) per Sito 4000 unità, per Tortona-Rivalta oltre 2500 unità e su Cim Novara 1000 unità.
L’accelerazione sulla proposta è stata sollecitata dallo stesso Ministro Del Rio che ha annunciato la disponibilità di potenziali fondi europei a cui accedere per la realizzazione del progetto.
Per Novara, dunque, potrebbero esserci 6,5 milioni di euro necessari per lavori lungo i binari finalizzati ad agevolare il transito dei treni merci e, parallelamente, quello dei treni passeggeri, tramite operazioni lungo la rete ferroviaria dove ci sono, purtroppo, strozzature che devono necessariamente essere rimosse per rendere più funzionale il passaggio dei vagoni.
I rimanenti 53 milioni di euro potrebbero essere invece distribuiti tra Rivalta e Orbassano: in quest’ultimo sito, si dovrà intervenire sulla piattaforma stessa che, ad oggi, presenta caratteristiche poco funzionali all’efficienza e razionalizzazione dell’attività.
Speranze disilluse, dunque, per la Provincia di Novara il cui presidente Besozzi aveva annunciato con entusiasmo e soddisfazione l’arrivo di 60 milioni, integralmente destinati all’interporto di Novara. Così non è. Resta comunque importante, a livello strategico, la sistemazione della rete ferroviaria del Cim, necessaria più che mai a superare quegli ostacoli, oggi ancora troppo vincolanti, nel transito dei treni e dunque nell’efficienza dell’interporto stesso.