Da quando allena il Novara, per la prima volta Domenico Toscano, per la decisiva trasferta di Pordenone, avrà disponibili tutti i giocatori della rosa, al punto tale che ad esempio Beye e Schiavi, fino ad un certo punto della stagione elementi quasi imprescindibili, possono tornare a giocare nella squadra Berretti, a sua volta impegnata a Monza per conquistare gli ultimi punti play-off. Insomma, alla faccia della tanto annunciata “corazzata”, la squadra azzurra arriva ad esprimere il massimo del suo potenziale a soli 270 minuti dal termine della stagione regolare, verrebbe da dire appena in tempo anche in previsione dell’appendice offerta dai play-off.
A meno che martedì non arrivino buone notizie dalla Corte d’Appello Federale, dove si discuterà il ricorso presentato da Massimo De Salvo e Cesare Di Cintio, teso a mitigare la terribile penalizzazione di 8 punti, ricevuta in prima istanza, in quel caso ci sarebbe il clamoroso rientro in corsa per la B diretta, ma prima di tutto servono altri 9 punti in tre partite, cominciando dalla difficile trasferta in Friuli.
A ben guardare la classifica dei “ramarri” è pericolante praticamente dall’inizio del campionato, ma se fino alla pausa i neroverdi si erano limitati a fare da comparsa (al giro di boa ultimo posto con 9 punti in 19 partite), nel girone di ritorno, anche grazie a diversi innesti di mercato, la squadra friulana ha cominciato a mettere a fuoco avversari ed obiettivi, lasciando l’ultimo scomodissimo posto (che vuol dire retrocessione diretta) ad Albinoleffe e Pro Patria.
Il Renate a quota 41, ultima squadra prima dei play-out, è aritmeticamente irraggiungibile (distanza 11 punti con 3 gare da giocare), ma c’è ancora la possibilità di superare il Lumezzane che dista solo 2 punti, guadagnando una migliore posizione negli spareggi salvezza, ma soprattutto c’è l’obbligo di tenere lontana la coda della classifica.
Non è un caso dunque, se Mimmo Toscano ha definito Pordenone-Novara la partita della stagione, perchè i tre punti in palio sono fondamentali per centrare i rispettivi obiettivi stagionali.
Per il mister vincere in Friuli vuol dire “creare un’opportunità” per poter sfruttare l’eventuale sconto penalizzazione, ma anche creare le condizioni utili affinché il Lumezzane (ultimo avversario degli azzurri il prossimo 10 maggio) arrivi alla partita contro gli azzurri evitando il tallonamento del Pordenone, dunque senza l’acqua alla gola e con la testa già agli spareggi salvezza.
Non è un caso che con la rosa finalmente a disposizione, il tecnico calabrese da qualche partita abbia decisamente scalato marcia, tornando a quel 3-4-3 molto offensivo, accantonato alla 9a giornata proprio a causa delle defezioni, in favore di un più equilibrato 3-5-2.
Recuperati alla piena condizione Gonzalez, Evacuo e Corazza, ogni dubbio si è dissolto, e quindi anche a Pordenone i “tre tenori” saranno in campo dall’inizio, con Gonzalez che in particolare attraversa uno stato di forma straordinario, che lo ha portato al secondo posto della classifica marcatori con 15 reti. Grande abbondanza che però probabilmente non significa per forza stravolgimento degli equilibri, perchè malgrado le 48 ore di riposo in meno degli avversari, è probabile attendersi un 11 azzurro molto vicino a quello che lunedì sera ha battuto 2-0 la Giana Erminio.
I naoniani sono reduci dalla bruciante sconfitta di Monza e non potranno contare sullo squalificato difensore Salvatori, ma il 3-5-2 consolidato da mister Rossitto, prima della sfida salvezza del Brianteo, aveva inanellato tre successi di fila (Pordenone-Mantova 2-1; Renate-Pordenone 0-1; Pordenone-Sud Tirol 1-0) dimostrando di aver trovato condizioni mentali e fisiche tali da considerare il match casalingo contro la vera capolista del girone, tutt’altro che scontato.
E’ al Bottecchia infatti che i neroverdi stanno provando a costruire una salvezza che ad un certo punto sembrava impossibile, andando a conquistare ben 22 dei 30 punti complessivi, grazie a 6 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte.
Malgrado l’alta posta in palio, e anche grazie alla conoscenza fatta al Piola del super tifoso Franz Rizzi, (venuto in Piemonte da solo a rappresentare i “ramarri”), i tifosi neroverdi hanno invitato gli azzurri ad una amichevole grigliata post gara, con la carovana azzurra formata da diverse auto ed un pullman che partiranno da Novara per raggiungere Pordenone nel primissimo pomeriggio di sabato.
A dirigere la gara a partire dalle 14.30 di sabato 25 aprile, sarà il signor Martinelli della sezione di Roma (lo stesso un po’ contestato dagli azzurri dopo Feralpìsalò-Novara terminata 1-1), coadiuvato dagli assistenti Cecconi di Empoli e Raspollini di Livorno.
L’incontro sarà trasmesso in diretta da Radioazzurra (fm 92.100 o 100.500) a partire dalle 14, con anteprima della partita, radiocronaca ed interviste. Ecco la probabile formazione degli azzurri: NOVARA (3-4-3) Tozzo; Bergamelli, Freddi, Vicari; Dickmann, Faragò, Buzzegoli, Pesce, Garofalo; Corazza, Evacuo, Gonzalez. Allenatore Domenico Toscano.