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Novara

Picchiavano e maltrattavano gli ospiti disabili: tre operatori di Villa Varzi rinviati a giudizio


Li picchiavano, li prendevano a calci e li spintonavano, con violenza e senza pietà. Tre persone sono state rinviate a giudizio a conclusione delle indagini preliminari su fatti avvenuti in Villa Varzi, una casa di cura di Galliate. Tre inservienti che abitualmente usavano violenza e soprusi sui fragili ospiti della struttura galliatese. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda un 48enne della Provincia di Milano e due 64enni di Novara.


Le indagini sono state condotte dai Carabinieri di Galliate che, lo scorso anno tra settembre e ottobre avevano raccolto testimonianze e denunce riguardanti gli ospiti della casa di cura locale. Da tempo, come era stato segnalato in modo anonimo ai militari dell’Arma, dentro quell’edificio si consumavano fatti di maltrattamento e percosse ai danni dei disabili da parte di operatori e operatrici socio assistenziali.  Una condotta deplorevole messa in atto per diverso tempo. Fatti che hanno portato alle indagini e, sulla base delle evidenze probatorie, alla decisione da parte della Procura della Repubblica, nella persona del sostituto procuratore Grandolfo, di richiedere ed ottenere a novembre successivo l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari.
I capi di imputazione per i tre imputati sono relativi a reati di maltrattamenti e percosse a disabili affidati a loro per ragioni di cura.

L’indagine si era sviluppata, attraverso l’installazione di alcune microtelecamere nei locali della casa di riposo, e ha consentito di verificare e documentare i numerosi atti di violenza perpetrati dagli indagati ai danni degli ospiti della struttura.

“E’ stata la contrarietà ai doveri di cura, protezione e tolleranza dei soggetti affidati –anche in ragione della loro infermità – ad indurre il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott.ssa Profumieri, a disporre l’immediata restrizione agli arresti domiciliari soprattutto in considerazione della particolare veemenza delle condotte nonché del numero di colpi inferti ai poveri disabili a distanza di tempo ravvicinato. Una serie di violenze e comportamenti gratuitamente umilianti nei confronti dell’ospite indifeso tali da sottoporli ad un grave situazione di dolore e vessazione”.