Il Piemonte, secondo gli ultimi dati Istat, è fanalino di coda tra le regioni del Nord Italia nell’ambito dei dati sull’occupazione. Dati preoccupanti che posizionano la nostra regione in fondo ad una classifica già di per sè piuttosto preoccupante.
Mondo del lavoro: occupazione
Nel 2014 gli occupati in Piemonte risultano 1.773.000, 2000 in più rispetto al 2013. Una variazione minima dello 0,1% in più rispetto al contesto nazionale che si attesta su un +0,8% per il Centro Nord.
Mondo del lavoro: istruzione-25 mila occupati fino alla scuola dell’obbligo, +27 mila con diploma o laurea. Cresce sensibilmente il part time (+5,5% e +17 mila unità) e si riducono i posti di lavoro a tempo pieno.
Mondo del lavoro: disoccupazione
Sono dati drammatici. In Piemonte, sempre stando ai dati Istat, ci sono 226.000 persone in cerca di lavoro nel 2014, con un aumento di 17.000 unità rispetto al 2013, cifra che fa arrivare il tasso all’11,3% con un’accelerazione nell’ultimo trimestre, interessando maggiormente le donne, mentre la disoccupazione maschile cresce per effetto della perdita dell’occupazione di soggetti adulti.
In Piemonte, il tasso di disoccupazione sale dal 10,5% del 2013 all’11,3% del 2014 e permane il più elevato tra le regioni del Nord dove il dato si attesat all’8,6%. Il Piemonte è l’unica regione, con la Liguria (10,8%) a registrare un valore a due cifre.
Ancora più preoccupante è la disoccupazione giovanile che, nel territorio piemontese, sale al 42,2% nella fascia fino a 24 anni, un punto e mezzo in più rispetto al 2013.Si passa a 50 mila ragazzi in cerca di lavoro.
Sono 37.000 gli occupati in meno al di sotto dei 45 anni, 39.000 in più sopra tale soglia anagrafica, con un forte incremento degli ultra55enni (+9,4%).
Mondo del lavoro: ammortizzatori sociali
Per quanto riguarda la cassa integrazione, il 2014 è caratterizzato dalla progressiva caduta della domanda per tutte e tre le tipologie in uso.
I dati sulle ore di integrazione salariale autorizzate diffusi dall’Inps evidenziano in Piemonte una rilevante flessione della cassa integrazione ordinaria (- 33%, -17,5 milioni di ore), che ha tempi di approvazione relativamente brevi.
Secondo i dati a disposizione della Regione diminuiscono anche le richieste di cassa integrazione straordinaria (CIGS) e in deroga. Nel primo caso, a fine anno risultano 26.000 lavoratori coinvolti nelle procedura ancora attive, rispetto ai 40.000 di fine 2013 (- 34%). I dati diffusi dall’Osservatorio Inps sul monte ore di CIGS evidenziano invece un aumento rilevante della straordinaria, perché l’Inps fa riferimento alle autorizzazioni, che vengono concesse solo 8/9 mesi dopo il periodo di inizio delle sospensioni dal lavoro.
Nel caso della cassa integrazione in deroga si passa, invece, da 32,6 milioni di ore approvate a preventivo nel 2013 a 25,9 milioni del 2014, pari a
- 20,6%.
Mondo del lavoro: assunzioni
Il panorama sui movimenti di flusso sul mercato del lavoro appare moderatamente positivo. I dati annuali mostrano un incremento degli avviamenti attestato intorno al 6% (pari a + 2,9% di full time equivalent) trainato dalla ripresa dell’industria e dei servizi alle imprese (+ 10%), mentre resta critica la performance delle costruzioni (- 4,3%) e stagnante l’area commerciale e turistica (+ 0,2%), dove però va valutato il parziale spostamento della domanda più flessibile dal lavoro intermittente verso il sistema a voucher del lavoro accessorio, non registrato dalle comunicazioni obbligatorie. Nell’industria crescono sia le assunzioni a tempo indeterminato (+10%), in misura superiore a quelle di natura precaria (+8%), demandate in buona parte alla somministrazione, sia, sul piano professionale, le componenti di natura più strategica, cioè le figure tecniche (+14%) e quelle operaie specializzate (+17%).
Mondo del lavoro: Novara
Unica buona notizie è che si registrano segnali di recupero per la provincia di Novara che nel biennio precedente aveva registrato nel contesto regionale la più marcata caduta della performance; si riduce la disoccupazione, tornando sui livelli medi piemontesi (11,3%) e migliora l’occupazione. La domanda di lavoro risulta in chiara ripresa (+11% le assunzioni), una spinta impressa principalmente nel bacino del centro capoluogo dal metalmeccanico e dal ramo dei trasporti.