E’ una vertenza che parte da lontano: la Polizia Locale, vecchia ormai di 30 anni, chiede un adeguamento della legislazione vigente, per tenere conto delle funzioni attuali che ogni giorno gli agenti svolgono sul territorio. Le politiche di sicurezza, oggi richiedono attività legate di ordine pubblico e al contrasto alla microcriminalità. Oggi, 9 maggio, dinanzi alla prefettura di Novara la Polizia locale ha manifestato esprimendo le proprie esigenze. Gli agenti, con i loro rappresentanti sindacali, chiedono di uniformare su tutto il territorio nazionale le condizioni operative del corpo, rinnovare il contratto di riferimento e risconoscere le specificità e peculiarità dei corpi di Polizia Locale, superare il blocco del turn over, riconoscere e valorizzare il ruolo e le funzioni del corpo, tutelare e garantire, infine, equità nel trattamente economico e nelle condizioni di lavoro.
“La misura è colma – dicono gli agenti di Polizia Locale – Dobbiamo convincere il Governo a confrontarsi seriamente e concretamente con le organizzazioni sindacali sulle funzioni del corpo per il riconoscimento delle specificità professionali, sui diritti, per una piena equiparazione assistenziale, previdenziale e assicurativa alle altre forze di Polizia, e sulle condizioni di lavoro del personale”.