
Polizia Postale: rimane il presidio di Novara
Il presidio della Polizia Postale di Novara sarà salvaguardato. La conferma è arrivata nel corso della riunione al Dipartimento di Pubblica Sicurezza sulla bozza di razionalizzazione dei Presidi della Polizia postale e delle Comunicazioni e sul Rinnovo della convenzione con Poste Italiane. Scongiurata dunque la chiusura inizialmente ventilata degli uffici novaresi dove la Polizia Postale lavora parecchio, negli ultimi anni, anche sul tema del cyberbullismo.
Solo nel 2016 la Postale ha raccolto 235 denunce per reati riconducibili a tale reato. “Quello di Novara – commenta la senatrice Elena Ferrara, in prima linea contro il cyberbullismo – è un presidio irrinunciabile per arginare un fenomeno che colpisce il 12% dei minori, senza contare il sommerso: ad ogni denuncia, secondo i dati della Polizia Postale, corrispondono 100 casi non segnalati”.
Il documento, seppur provvisorio, prevede una nuova architettura per la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni con 20 Compartimenti Regionali, 8 Sezioni Distrettuali e 21 Sezioni Provinciali.
«Al di là dell’assetto organizzativo, su cui proseguiranno i confronti con le organizzazioni sindacali – conclude Ferrara – auspico che gli agenti della Postale vengano messi nelle migliori condizioni per svolgere un’attività davvero importante per il Paese e soprattutto per i ragazzi.
La Polizia Postale è stata in prima linea nella campagna educativa “Una Vita da Social” che nel corso delle sue tre edizioni ha incontrato oltre 1 milione di studenti in tutta Italia toccando circa 9mila istituti in 150 città tra cui Novara, Oleggio e Borgomanero.
Sul territorio dunque, il corpo si suddivide tra Torino dove ha sede il Compartimento per il Piemonte e la Val D’Aosta, e Novara ed Aosta, dove ci sono altre due sezioni.