Il rischio che si corre è che i presidi territoriali di polizia postale e delle comunicazioni possano essere soppressi, come previsto dal nuovo progetto del ministero dell’Interno.
Nell’era 2.0, tale scelta potrebbe danneggiare un sistema di controllo oggi più necessario che mai.
“La decisione di procedere al progressivo smantellamento delle sedi e degli Uffici provinciali della Polizia Postale che dovrebbe avere sedi stabili solo nelle città sede di Corte di Appello appare assurda e paradossale – commenta Federconsumatori – In un’epoca in cui criminalità informatica, truffe telematiche, cyberbullismo e phishing si diffondono sempre di più a danno dei cittadini e insidiano molte azioni del nostro vivere quotidiano la decisione di ridurre i presidi di Polizia Postale che combatte da anni questi fenomeni appare davvero incomprensibile”.
In questi ultimi anni, di fatto, “la Polizia Postale in questi anni è stata ed è un riferimento certo per i cittadini sia per le attività di contrasto che di prevenzione e indagine contro ogni abuso nel campo informatico. Federconsumatori avvierà le più opportune iniziative affinchè il Governo eviti di procedere nel processo di riorganizzazione della Polizia Postale. Anche la Commissione Affari Costituzionali del Senato che ha in esame il provvedimento sul cyberbullismo deve occuparsi di tale questione che coinvolge il ruolo di questo comparto di Polizia. La sicurezza e la tutela dei cittadini in questo caso deve prevalere su ogni esigenza di bilancio e revisione della spesa”.