Buongiorno
Novara

Polizia: risorse scarse e organico ridotto. Di Gaudio, Siulp: «Nel Novarese, 30% in meno del personale»

BORGOMANERO • Lo hanno sottolineato a più riprese durante l’ultimo incontro formativo che si è svolto a Borgomanero. «Dopo i fatti di Parigi bisogna cambiare modello di Polizia per soddisfare le esigenze della gente e combattere quella sensazione di insicurezza che purtroppo oggi la gente avverte». Lo spiega Tommaso Di Gaudio, segretario generale del Siulp di Novara, l’organismo che rappresenta le forze di Polizia.

«Nonostante i reati siano effettivamente in calo – contiua Di Gaudio – le persone hanno una percezione della sicurezza inferiore rispetto al passato».

Naturale dedurre che tale atteggiamento possa derivare da tanti fattori: non ultimo, i tragici episodi che, negli ultimi anni, si stanno aggiungendo a quelli, effettivamente in diminuzione, di cui tradizionalmente la gente era più abituata a sentir parlare. Gli atti di terrorismo creano panico e insicurezza e il destino delle Forze dell’ordine non contribuisce certo a combattere tale sensazione: a partire dal numero degli agenti impegnati sul territorio. «A livello nazionale, nel 2007 eravamo 104 mila, oggi ci attestiamo intorno ai 92 mila. Secondo le stime governative, nel giro di poco tempo, dovremmo scendere ulteriormente e attestarci sugli 85 mila». Esigenze di spending review e di «razionalizzazione che mal coincidono con le esigenze di maggiore sicurezza del Paese».

E sul territorio le cose non vanno meglio: «Siamo il 30% in meno rispetto agli organigrammi previsti del 1989. Nel frattempo, il mondo è cambiato più volte mentre l’impostaizone del Corpo rimane sempre la stessa. La Francia sta riformando il settore, l’Italia non lo sta facendo».

Quello che i poliziotti oggi chiedono sono «maggiori mezzi e strumenti per poter fare meglio il nostro lavoro e garantire la sicurezza alla nostra collettività. Considerando che il distaccamento di Borgomanero ha due auto soltanto e due moto, di cui una ha 200 mila chilometri e che gli altri centri non sono certo messi meglio, forse occorrerebbe una riflessione maggiore sul tema».

Nessuna rivendicazione sindacale od economica, solo legittime richieste. «Nonostante tutto – conclude Di Gaudio – continuiamo a garantire il nostro servizio finalizzato alla sicurezza del territorio. E continueremo a farlo, seppur con questo grosso limite delle risorse».