L’incredibile denuncia del sindacato di Polizia mette in luce la situazione del distaccamento della Stradale a Domodossola, dove sono rimasti tre agenti a presidiare un territorio vasto e strategico, per la vicinanza con il confine svizzero ed il transito da e per il nord Europa.
Polizia Stradale in via di smantellamento, a Domodossola sono rimasti in tre
Sembra incredibile, ma al distaccamento di Polizia Stradale di Domodossola sono rimasti con tre agenti operativi. Più che una denuncia è un vero e proprio grido di dolore, lanciato dal sindacato SIULP del VCO che nei giorni scorsi ha rivolto un appello a tutte le forze politiche, affinché si chiariscano definitivamente le sorti di un servizio che dovrebbe avere ben altra considerazione. Al di la dell’importanza che riveste per il capoluogo ossolano ed il territorio della Valdossola, è sorprendente come venga ignorata la posizione strategica come primo punto di riferimento da e per la Svizzera, con il confine di Stato che dista pochi chilometri. Tre agenti in pratica, riescono a malapena a tenere aperto il presidio, non certo a garantire pattugliamenti ed uscite sulle strade per sinistri e assistenza ai cittadini, figuriamoci a prevenire e pattugliare il territorio, in una zona dove non sono rari fenomeni di ingresso ed uscita per l’immigrazione clandestina, come via di fuga da e per il nord Europa. “Riteniamo un’ipotesi ‘scellerata’ la chiusura dell’unico Ufficio PolStato che garantirebbe il controllo della viabilità e del transito del traffico leggero e pesante con la frontiera Extra Comunitaria della Confederazione Elvetica – ha scritto in una nota stampa il SIULP del VCO – ma solo a fronte di un effettivo potenziamento dell’Ufficio”. Domenico Gallotti, portavoce del sindacato di Polizia , ha poi ricostruito la situazione, con una ricostruzione temporale che sembra fatta apposta per non pensare ad una strategia calata dall’alto. “Dal 2016 si inseguivano notizie sul nostro depotenziamento – ha spiegato Gallotti – ma nel febbraio 2017, la risposta dell’allora Ministro dell’Interno Marco Minniti, rassicurava tutti dichiarando che la Polizia Stradale non si sarebbe spostata da Domodossola, da quel giorno però, nonostante l’Amministrazione avesse inizialmente dato l’impressione di prendere in seria considerazione il rafforzamento dell’Ufficio, nei fatti, ha continuato probabilmente a lavorare sottotraccia per “sopprimere per inedia” il presidio, ‘forse’ all’oscuro dello stesso responsabile politico del dicastero dal quale dipende”. Le reazioni della politica locale è stata univocamente solidale, ma con le pacche sulle spalle il problema di sicuro non si risolve, servono risposte celeri e concrete, perchè di fatto c’è un territorio che si scopre senza un servizio importantissimo. Il parlamentare della Lega Enrico Montani, recentemente eletto capogruppo in commissione Finanze, ha chiamato il sottosegretario agli Interni Molteni, che a quanto pare si è detto impegnato a verificare la situazione già da questa mattina. “L’SOS lanciato dal Siulp ha delle fondate ragioni – ha scritto Montani – ma il piano di razionalizzazione l’hanno redatto gli ex ministri, farò tutto ciò che posso per non lasciare che gli agenti domesi si sentano abbandonati: non soltanto il presidio non deve chiudere, ma anzi dev’essere rinforzato”.