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Novara

Polveri sottili: sei superamenti a Novara. Blocco della circolazione per le auto inquinanti

Con il bel tempo, l’inquinamento atmosferico e le polveri sottili aumentano, anche a Novara dove il superamento del limite di 50 mcrg/mc è già stato superato, in modo continuativo, negli ultimi sei giorni.

“Le previsioni per i prossimi giorni – commenta l’assessore all’Ambiente Emilio Iodice – fanno pensare ad un sostanziale mantenimento della situazione in atto con possibile cambiamento da venerdì 20 ottobre, giornata per la quale è prevista una variazione meteo con probabilità di pioggia, fenomeno atmosferico che dovrebbe in particolare caratterizzare la giornata di domenica 22 ottobre”.

Nonostante i valori di superamento a Novara non abbiano raggiunto livelli allarmanti  (la media dei superamenti degli ultimi sei giorni 58 mcgr/mc su un limite di 50 mcgr/mc), l’amministrazione vieta la circolazione degli autoveicoli più inquinanti – Euro 0, 1 benzina ed Euro 0, 1, 2 diesel – tutt’ora in vigore su tutta l’area urbana dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.

“Questa decisione – conclude l’assessore – è stata presa in attesa dell’attuazione delle nuove disposizioni da parte della Regione Piemonte che saranno rese operative nei prossimi giorni analogamente a tutte le Regioni dell’area padana”.

Intanto, sul problema delle polveri sottili e della loro diffusione, Legambiente Piemonte lamenta la mancanza di attenzione al problema da parte delle istituzioni preposte: “E’ inaccettabile che la politica si sia fatta trovare ancora una volta impreparata di fronte a un problema cronico come lo smog. Il Piemonte insieme alla Lombardia, all’Emilia Romagna e al Veneto, ha firmato a giugno il protocollo interregionale antismog. Siamo quasi a fine ottobre e la delibera per recepirlo è ancora ferma in Commissione Ambiente. Non si hanno neanche notizie del nuovo Piano regionale antismog, in gestazione da ben 3 anni, la cui fase di osservazioni si è conclusa a metà agosto. Un insulto alla salute dei piemontesi che sono stufi di dover assistere ad atteggiamenti lassisti da parte di una classe politica che reputa non prioritario il tema della qualità dell’aria. Nessun alibi neanche per i Comuni che avrebbero potuto e dovuto anticipare le misure, già blande, previste dal protocollo interregionale”.