“Primo giorno di scuola. L’alunno descriva le sensazioni che prova, l’atmosfera in famiglia e le emozioni al suono della campanella”.
Svolgimento: “Stamattina la sveglia ha suonato molto presto… Due ore prima del previsto perché ieri sera, per l’agitazione, la mamma ha sbagliato ed alle 5.00, ora locale, eravamo tutti in piedi come un battaglione di fanteria.
Mia sorella ha occupato il bagno per 55 (no dico 55!) minuti!.
Il latte era bollente e mi sono ustionato la gola.
Dopo mesi di libertà con i calzoncini della tuta mi hanno costretto ad infilarmi i pantaloncini nuovi comprati per l’occasione che fanno un prurito alle gambe da non credere. A metà mattina avrò le piaghe…
Il grembiulino è nuovo e sa di bucato fresco, ma siccome fa ancora caldo ed è del modello “stiro facile”, prima di uscire di casa ho già fatto la sauna (devo riuscire a “perdere” anche questo in palestra, come ho già fatto l’anno scorso… I modelli “stiro facile” non si trovano più ad anno scolastico già cominciato… #sapevatelo).
La cartella è pronta e la mamma mi prepara la merenda per l’intervallo: un panino al prosciutto grande tre volte la mia mano, due confezioni di Loacker, un succo, una barretta di cioccolato, un pacchetto di cracker, una bottiglia d’acqua ed una di Coca… Forse pensa io vada in guerra…
(Mia sorella è ancora in bagno!).
Papà intanto è tornato a letto ed ha chiesto di svegliarlo quando siamo pronti… Papà capisce sempre quando non è aria ed ha sviluppato una straordinaria capacità a scomparire che manco il mago Houdini…
Finalmente mia sorella esce dal bagno e la mamma ce la rispedisce: ha tredici anni e si è truccata come una modella (cosa mai fatta prima)… Per struccarsi le ci vorranno altri 15 minuti!.
Intanto Pippo, il cane, ha anche fatto la pipì sul tappeto, vista l’elettricità del momento… Me ne sono accorto solo io così non lo dico alla mamma che è già tanto indaffarata. Prendo i cuscini del divano e asciugo la pipì sedendomi sopra: se fingo di guardare un cartone nessuno si accorgerà di nulla…
Finalmente conquisto il bagno e mi lavo i denti… Dopo 15 secondi mi bussano perché è tardi… Come è tardi? Sono sveglio dalle cinque! Adesso però siamo tutti pronti…
Papà guarda l’orologio, calcola mentalmente il percorso, il traffico, l’eventualità di trovare un ingorgo, il meteo, sviscera qualche sua teoria in materia di casualità e sentenzia: “Dobbiamo correre! E’ tardissimo”.
La campanella suona alle 8.20, noi alle 8.10 usciamo di casa…
Io credo che il mio babbo in passato sia stato un pilota: la corsa verso la scuola è la cosa più divertente della mattinata… Superiamo tutti: semafori rossi, ingorghi, ciclisti spericolati, motorini, vecchietti a bordo della Panda… Superiamo anche una macchina della Polizia i cui occupanti ci guardano con grandissima compassione… Anche loro hanno vissuto tante volte il loro primo giorno di scuola!
Alle 8.19 minuti e 54 secondi varchiamo la soglia dell’ingresso. Confesso sono emozionato…
Più che altro cerco di non star male per il latte non digerito e la guida parecchio nervosa di papà…
Improvvisamente incontro lo sguardo dei miei genitori che sono più emozionati di me. La mamma mi fa una carezza e mi dà un bacio che non dimenticherò mai… Lo so che tutta questa concitazione era anche per me…
In classe ho già molti amici… Ci raccontiamo delle rispettive mattinate e ridiamo come pazzi…
Arriva la maestra che ci detta il tema di oggi sul primo giorno di scuola…
Sinceramente credo di averlo vissuto nel modo migliore e più divertente possibile e non posso far altro che augurare buon anno scolastico a tutti i miei compagni d’avventura!
Un alunno