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Novara

Professione giocatore: in aumento il numero dei ludopatici nel Novarese

Decuplicato nel giro di pochi anni il numero delle vittime del gioco d’azzardo seguite, in provincia di Novara, dall’ambulatorio di Trecate condotto dalla dottoressa Caterina Raimondi. Il progetto “Fuori gioco. Per vincere contro tutto ciò che puoi perdere con il gioco” presuppone un percorso che parte da un intervento ambulatoriale con un’indagine psicologica sul paziente per passare poi alle successive fasi di introspezione e di analisi del problema. Al Gap (così è stato ribattezzato l’ambulatorio) si può accedere anche senza alcuna impegnativa.

“I sintomi che fanno pensare ad una patologia di questo genere – spiega Raimondi – sono molteplici: dai ritardi e assenze sul posto di lavoro e agli appuntamenti, alle continue menzogne; dalla scarsa collaborazione e svogliatezza ai problemi di tipo finanziario”. Sintomi che, nel giro di poco tempo, non solo emergono ma si accentuano sempre più, fino alla conferma del problema e della patologia.

Nel 2008, quando il Gap ha ufficialmente aperto, alla luce di una constatazione della presenza del problema anche sul territorio, aveva 17 pazienti. Di anno in anno, sono saliti a 35, 38, 57, 82, 107, 133 nel 2014 e 125 nel 2015, anno non ancora terminato.

L’83% delle patologie è di genere maschile: sono principalmente coloro che hanno un contratto da dipendente a soffrire di questa malattia (47,5%), seguiti dai disoccupati (17,4%), dai pensionati (16%), dalle casalinghe (3,2%) e dagli studenti (1,4%).

In tutto il Piemonte, sono 1158 le persone seguite da ambulatori come il Gap aperti nelle varie aziende territoriali della Regione. La favola inizia per tutti nello stesso modo: la puntata, l’illusione della vincita, il banco e la disperazione. Una “favola” (si fa per dire) quanto mai moderna ed attuale.

Il Gap si trova a Trecate, in via Rugiada 20.