“ProMemoria Auschwitz”: studenti novaresi in viaggio per Cracovia. L’assessore Caressa: “un investimento per il futuro dei giovani”
Ci saranno anche 46 studenti delle scuole novaresi tra i 1500 ragazzi italiani che, in treno, partiranno l’8 febbraio alla volta di Cracovia con il progetto “ProMemoria Auschwitz”, un progetto di educazione alla cittadinanza europea pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta ed alla comprensione della complessità del mondo che li circonda a partire dal passato. “Guardare alla storia della secondo guerra mondiale, della deportazione e della Shoah in chiave europea significa costruire la consapevolezza che i processi che ne sono alla base sono base di un passato comune”. Il progetto “ProMemoria Aushwitz” è nato a livello nazionale nel 2014 e da allora ha avuto una sua declinazione novarese grazie alla stretta collaborazione tra le associazioni Deina (responsabile nazionale del progetto), SerMais e Istituto Storico della Resistenza di Novara. Il progetto prevede incontri di formazione (uno, a Meina, luogo della prima deportazione in Italia di ebrei), mentre gli altri due si svolgeranno prima della partenza alla volta di Cracovia. Il viaggio prevede la visita guidata al museo fabbrica di Oscar Schindler, la visita guidata al ghetto ebraico e al quartiere ebraico di Cracovia e le visite guidate ai campi di Auschwitz e Birkenau. “I ragazzi hanno un’età compresa tra i 16 e 22 anni – ha spiegato Alessandra Iorio, consigliera di SerMais e referente del progetto per Novara – Saranno accompagnati da 4 tutor novaresi; grazie al contributo di Fondazione Bpn, Azienda Novamont, Comune di Novara e Regione Piemonte i ragazzi potranno partecipare al progetto al costo calmierato di 200 euro anziché 495. Rendere sempre più democratico e accessibile questo progetto è uno dei nostri obiettivi primari”. “Il grande valore di ProMemoria Auschwitz è quello di offrire la possibilità ai giovani di oggi – ha aggiunto – di toccare con mano e conoscere il passato per vivere più consapevolmente il presente e decidere come costruire il futuro”. “La meta è quella dei campi di sterminio – ha aggiunto l’assessore Franco Caressa – ma l’obiettivo è l’educazione dei giovani ad una partecipazione libera, critica e consapevole per creare relazioni continue tra il passato e la sua memoria insieme all’attualità del senso civico e civile”. Dopo il viaggio i ragazzi saranno coinvolti in ulteriori attività di rielaborazione per arrivare alle iniziative di “restituzione pubblica” alla città attraverso alcuni incontri e con uno spettacolo teatrale conclusivo al Faraggiana.