Una trentina di dipendenti sono in qualche modo sistemati: questa mattina, i Sindacati hanno firmato l’accordo per il prepensionamento di 27 lavoratori attualmente dipendenti della Provincia di Novara. Di questi, tre sono dirigenti. La partita si gioca nei prossimi due anni e si dovrà chiudere entro la fine del 2016.
Dei 128 dipendenti a rischio, dunque, per un quarto circa di essi si è raggiunto un accordo che consentirà a questi lavoratori di andare in pensione con dei tempi leggermente anticipati, sollevando anche l’ente di una parte dell’onere che su di esso grava conseguente alla trasformazione delle Province in enti di secondo livello.
Rimangono un centinaio di persone sulle quali la Regione, con i sindacati e l’amministrazione provinciale, dovrà esprimersi comunque entro la fine del 2016.
A Palazzo Natta e distaccamenti vari, ad oggi, lavorano 256 persone: la normativa prevede che dal 2017 solo il 50% sarà necessario per svolgere le funzioni primarie dell’ente di secondo livello.
Entro il prossimo mese, la Provincia dovrà trasmettere alla Regione i dati relativi alle funzioni essenziali, individuando coloro che ricoprono ruoli essenziali in settori che verranno quindi mantenuti in capo all’ente di secondo livello. Gli altri rimangono ancora in sospeso: si lavorerà per una loro ricollocazione. Nella peggiore delle ipotesi, ci si appellerà alla mobilità per due anni, fino alla fine del 2018.
Lunedì mattina, a Palazzo Natta, tutti i dipendenti si riuniranno per l’assemblea del personale alla presenza delle Rsu e dei sindacati. In quell’occasione, verranno comunicate le intenzioni a procedere e le scelte finora effettuate, sempre in attesa di quelle decisivie che dovranno invece arrivare da Torino.