Qualità dell’aria: le novità delle misure antismog per il prossimo autunno. L’assessore Marnati: “introdotte nuove deroghe per le categorie più deboli”
Ferragosto ormai alle spalle e l’inizio della scuola all’orizzonte: archiviata, o quasi, l’estate 2019, si comincia a pensare alla stagione autunnale e invernale e al problema della qualità dell’ara. La Regione ha approvato lo schema di ordinanza sindacale per i blocchi del traffico e la limitazione delle emissioni: dal 1 ottobre tornano infatti i blocchi al traffico a Torino, nell’agglomerato torinese e nei comuni con popolazione superiore ai 20 mila abitanti, dove i valori limite di PM10 e del biossido di azoto siano stati superati per almeno tre anni, anche non consecutivi, nell’arco degli ultimi cinque anni. Si tratta di 34 comuni e, tra questi, nella fascia di pianura, anche Novara e Trecate dove i superamenti tra il 2014 e il 2018 sono stati cinque. Parecchie le novità contenute nello schema di ordinanza sindacale; fra queste gli esoneri per i mezzi funzionali al servizio di autoveicoli per trasporti specifici o per uso speciale e per i veicoli di nuclei familiari con redditi inferiori ai 14 mila euro; in caso di attivazione del “semaforo antismog” si potrà comunque circolare il 25 dicembre, a Santo Stefano e a Capodanno. “La qualità dell’aria in Piemonte – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – è tendenzialmente migliorata rispetto agli ultimi anni. Abbiamo introdotto nuove deroghe per andare incontro alle categorie più deboli. Ci impegnano nei prossimi mesi a emettere bandi per incentivare il cambio dei mezzi pubblici e privati”. Confermato nello schema di ordinanza l’esonero per i veicoli condotti da persone con oltre 70 anni di età: solo un veicolo per nucleo familiare e solo a condizione che non abbiano veicoli che potrebbero circolare liberamente. Prorogata inoltre, per la stagione 2019-20, la deroga per i veicoli degli operatori economici che accedono o escono dai mercati e dalle fiere autorizzate dai Comuni e dei veicoli al servizio delle manifestazioni autorizzate.