Quando Vuthaj non basta. Marchionni:”Siamo il Novara, se facciamo queste partite non va bene”
Nell’ottava di Campionato, il Novara Fc non va oltre l’1-1 a Sestri Levante e la classifica si complica. Nel dopo gara un Marchionni arrabbiatissimo si prende tutte le responsabilità
Trentasette minuti a guardare i padroni di casa muovere palla e pressare; poi l’illusorio lampo del solito Dardan Vuthaj, innescato da una grande iniziativa di Bonaccorsi (il miglior azzurro in campo); un avvio di ripresa nuovamente in apnea, costato il meritato pareggio ligure arrivato dalla solita distrazione venuta dopo una palla inattiva; ed un generoso tentativo di forcing finale, frustrato dalla poca lucidità degli azzurri. Due traverse estemporanee (una per parte) e dunque pareggio esatto.
Questo in estrema sintesi, il film della terza trasferta ligure sulle quattro giocate in otto giornate. Un solo successo (ad Imperia), con la conferma dell’imbattibilità, in virtù di una media inglese, che però non consente di mantenere il ritmo delle squadre di vertice. Senza un definitivo cambio di passo, la squadra di Marchionni faticherà non poco a c’entrare l’obbiettivo dichiarato dalla stessa società: vincere il campionato e salire subito fra i professionisti.
Quando “Dardagnan“ non basta
Dopo Sestri, appare chiaro che pure la vittoria contro l’RG Ticino, è arrivata principalmente grazie alla vena realizzativa di Dardav Vuthaj. La doppietta di “Dardagnan” ha mascherato una serie di limiti, che potevano essere abbondantemente messi in conto, visto che questo gruppo lavora insieme solo dal 6 settembre ed ha regalato agli avversari oltre un mese di preparazione. Dopo Sestri però, per la prima volta appare chiaro che su certe questioni, non solo non ci sono correttivi, ma certi limiti si vanno acuendo. Un esempio? Marchionni sono tre partite che si arrabbia per i primi tempi regalati, nelle ultime due trasferte liguri, gli azzurri hanno concesso almeno un’ora e nel derby di mercoledì, gli i suoi ragazzi hanno cominciato a giocare solo dopo aver superatolo spavento passato del rigore fallito da Franca. Concedere due terzi di partita agli avversari, complica terribilmente le cose, anche se grazie al bomber albanese (ottava rete in campionato, nona stagionale), il Novara parte come minimo dall’1-0, ma questa cosa dell’entrare in partita tardi, troppo tardi, proprio non si riesce a superare. perchè?
L’asse Bonaccorsi-Vuthaj
Nel commento pre partita su Radiozzaurra, si diceva come a differenza di Ligorna, il campo largo ed il sintetico dello Stadio Sivori, sembrano l’habitat ideale per l’ampiezza garantita dal 3-5-2 di Marchionni, con un avversario che in mezzo schiera solo 3 centrocampisti. In particolare ipotizzavamo un ritrovato Paglino sulla destra, ma soprattutto, un Manlio Di Masi determinante a sinistra, con i suoi uno contro uno.
Mai dare nulla per scontato, perchè solo al fischio d’inizio, ci si rende conto che Di Masi è seduto in panchina: “Scelta tecnica dirà Marchionni”; Tentoni dovrebbe impostare centralmente, con a fianco Capano e Bortoletti. Il mister dietro recupera Bonnaccorsi a fare il centrale, ma perde Bergamelli (entrerà nel secondo tempo) causa ginocchio in disordine, verrà surrogato dall’esordio come titolare di Strumbo.
Dopo 20 minuti, il giovane difensore classe 2000 ha già abbattuto tre volte il centravanti di casa che poi gli farà goal in mischia, in un mismatch fisico, che lo vedrà quasi sempre soccombente (Strumbo sarà ammonito già alla mezzora e sostituito nella ripresa). Paglino, messo in mezzo fra Bonaventura e Podda, vedrà il numero due affondare come il burro sulla mancina; mentre in mezzo, senza soluzioni o sbocchi, Capano non andrà oltre qualche pallone laterale scolastico. Tutto questo, resterà immutato almeno sino al 60′, forse proprio a “causa” del bellissimo goal di Vuthaj, l’alibi che ha giustificato un po’ tutto.
L’albanese è bravo a finalizzare una delle poche iniziative di personalità e spessore venute dai suo compagni. Merito di Bonaccorsi, il migliore dei suoi, autore di uno slalom gigante cominciato sulla linea di centrocampo e concluso con l’imbucata davanti alla porta per il suo numero nove. Il numero 5 azzurro, ha tamponato e chiuso le scorribande avversarie con importante diagonali sugli esterni, e nella ripresa è stato di fatto il vero regista basso della squadra, in un centrocampo avido di personalità e spessore. Con l’ingresso di Di Masi, come sempre vivacissimo ed in grado di creare superiorità numerica, sono arrivati quegli sfoghi sull’esterno, che hanno consentito anche a Tentoni di trovare più soluzioni, allargando le maglie liguri, anche per la loro freschezza venuta meno.
Ma senza Bonaccorsi e la sua discesa solitaria per l’assist del vantaggio, non sarebbe arrivata neppure la rete di Vuthaj, la quale forse, è divenuta la foglia di fico dietro alla quale si sono nascoste le difficoltà, rese evidenti dal pareggio sestrese. Solo dopo la solita dormita generale da palla inattiva è suonata la sveglia, ed anche Pablo Gonzalez da trequartista, ha trovato spazio e giocate più incisive. Peccato che il tempo non è stato più sufficiente a vincere la partita, sarebbe bastato probabilmente, riuscire a mettere almeno un altro pallone giocabile al centravanti azzurro, a cui basta davvero solo qualche briciola.
Mister che succede?
L’analisi tattica, la valutazione sull’approccio mentale un po’ discutibile; così come gli errori che si ripetono, sono argomento delle interviste nel dopo gara di Sestri. Marco Marchionni, solitamente anche critico, ma comunque positivo ed ottimista, questa volta non salva proprio niente: “Non siamo esistiti – attacca il mister – non abbiamo fatto nulla di ciò che abbiamo preparato, siamo stati lenti anche di testa, non siamo stati all’altezza. Siamo il Novara è così non va bene, sono punti che stiamo buttando via, una prestazione ridicola”.
Chi si aspettava una qualche spiegazione o per meglio dire, l’abbozzo di qualche soluzione ai problemi atavici che si ripetono con preoccupante continuità, resterà deluso. Inutile sarebbe comunque cercare capri espiatori, anche perchè Marchionni non ha paura di farsi carico della situazione: “Mi prendo tutte le responsabilità, perchè sono io che comando qui dentro e se la squadra non fa ciò che chiedo , è colpa mia”.
Dichiarazioni coraggiose, come pure poco rassicuranti, perchè dal mister azzurro ci si aspetta che abbia ben presente le contromisure a delle normali difficoltà di una squadra dall’alto potenziale, che ha solo bisogno di rodare meccanismi e trovare giusti equilibri. A meno che non sia il classico tentativo di scaricare il gruppo dalle sue responsabilità, accentrandole su di sé, in modo che i ragazzi giochino con la mente più libera e che non si cominci a puntare il dito proprio sulle singole prestazioni. Almeno così speriamo, immaginando che in realtà il mister, sia pronto a fare delle scelte che invertano la tendenza, perchè davvero siamo difronte alle prime difficoltà, con tante partite da giocare, ed una classifica tutt’altro da disprezzare. Altrimenti si rischierebbe di buttare via il bambino insieme all’acqua sporca.
Le altre corrono
Ligorna, RG Ticino e Sestri; tre partite in sette giorni, che sulla carta, dovevano e potevano regalare al Novara, la possibilità di un allungo. L’8a giornata invece, vede il Chieri passare d’autorità a Bra ed allungare in classifica a +3 sugli azzurri, sorpassati anche dal Derthona (4-2 sull’Imperia) e tallonati pure da Casale (1-0 contro il PDHA) e Sanremese, che hanno due ed un turno da recuperare. Cinque punti invece dei nove sperati, contro avversarie sulla carta abbordabili e la squadra di Marchionni, si ritrova invece ad inseguire, in un gruppo affollato di pretendenti.
Tre settimane per dare una misura alle ambizioni
Prima del primo scontro diretto a Sanremo del 7 novembre, la gara casalinga di domenica 31 ottobre contro il Vado, con la partita al Piola che comincerà alle 14.30 per il cambio d’orario. Domenica 14 novembre la sfida casalinga contro il Casale, la società che più di tutte ha lanciato il guanto di sfida per la vittoria finale. Tre partite che diranno forse definitivamente la verità, sulle reali ambizioni di questo Novara targato Marchionni.
Il Tabellino
SESTRI LEVANTE: 1 Salvalaggio, 2 Podda (87′ 13 Grosso), 3 Maffezzoli, 4 Pane (C), 5 D’Ambrosio (67′ 15 Sakaj), 6 Soplantai, 7 Gonella (84′ 19 Cuneo), 8 Bianchi, 9 Mesina, 10 Bonaventura (60′ 16 Ferrettì), 11 Ferretti (VC)
A disposizione: 12 Tozaj, 14 Marrale, 17 Parlanti, 18 Furno, 20 Risso
Allenatore: Vincenzo Cammaroto
NOVARA: 1 Raspa, 2 Pagliai, 5 Bonaccorsi, 7 Tentoni, 9 Vuthaj, 10 Capano, 13 Agostinone (VC) (77′ 11 Spina), 19 Gonzalez (C), 21 Bortoletti (54′ 17 Capone), 31 Strumbo (54′ 3 Bergamelli), 32 Paglino (54′ 6 Di Masi)
A disposizione: 22 Spadini, 14 Vimercati, 27 Ferla, 29 Muhaxheri, 35 Amoabeng
Allenatore: Marco Marchionni
Arbitro: Sig. Andrea Rizzello di Casarano
Assistenti: Sigg. Giovanni Pandolfo di Castelfranco Veneto e Daniele Sbardella di Belluno
Marcatori: 27′ Vuthaj (N), 51′ Mesina (S)
Ammonizioni: 31′ Agostinone (N), 32′ Vuthaj (N), 37′ Soplantai (S), 48′ Podda (S), 53′ Raspa (N), 53′ Bonaventura (S), 63′ Pagliai (N), 75′ Pane (S), 78′ Bergamelli (N)
Calci d’angolo: Sestri Levante 3 | Novara 5
Recupero: 2’pt | 5’st