HELLAS VERONA-NOVARA 0-4
Marcatori: 17′ Casarini, 65′ Viola, 75′ Faragò, 87′ Galabinov
La partita degli incubi, per una squadra in crisi, attesa nella tana della capolista, si trasforma in domenica perfetta, meglio di quanto il più ottimista dei tifosi azzurri, avrebbe persino potuto sognare.
Il calcio è questo, incredibile è bellissimo certo, ma alla base del quattro a zero rifilato dal Novara all’Hellas Verona al Bentegodi, ci sono due fattori fondamentali: il cambiamento tattico più accorto finalmente messo in atto anche in trasferta da Boscaglia; e come paradosso, l’eccessiva spregiudicatezza del collega scaligero Pecchia, il quale dopo aver subito lo svantaggio iniziale, ha progressivamente smantellato la fase di non possesso, inserendo uno ad uno fino a 8 giocatori di spiccata propensione offensiva; decisamente troppo anche per questo Verona stellare, infilato sin troppo facilmente dai contropiede azzurri.
Gli azzurri sembrano subito essere a proprio agio nel difendere più basso, è praticamente alla prima vera ripartenza colpiscono.
È’ il 17′ quando Galabinov scatta probabilmente al di là di tutti, su lancio di Faragò. Una volta in area porta a spasso pallone ed avversario, prima di premiare Casarini che lo accompagna al limite dell’area.Il destro a giro dell’ex Bologna è a dir poco delizioso, e gli azzurri sono avanti.
La reazione gialloblù si fa attendere, gli azzurri ritrovano l’aspetto granitico della scorsa stagione e quando affondano sembrano letali.
Nel bene e nel male il catalizzatore offensivo è quasi sempre Galabinov, ma quando si traveste da stoccatore lascia purtroppo a desiderare, come quando prima dello scadere di prima fazione, si presenta da solo avanti a Nicolas servito bene da Sansone, ma si fa ipotizzare, provando un’improvvido pallonetto assorbito con facilità irrisoria dall’incredulo portiere scaligero.
Almeno altre due occasioni potenziali sempre con Galabinov di mezzo acuiscono il rammarico di un Novara che rientra in campo fronteggiato il ritrovato atteggiamento bellicoso dei padroni di casa.
Ma questo Novara dimostra di saper soffrire e regge tutti i colpi, ben sapendo che ad oltranza, un episodio, magari in mischia, potrebbe premiare gli attacchi gialloblù. Ci vorrebbe un altro goal, che puntualmente arriva ancora dall’inserimento di un centrocampista (Viola), ma sempre con Galabinov nelle vesti di guastatore che diventa assist man. Il goal di “fantasy purple”, una girata di sinistro indirizzata nell’angolo basso, è un’altra perla da stropicciarsi gli occhi. Le certezze granitiche dei padroni di casa sembrano vacillare, il Novara non fa una piega e prosegue sulla falsa riga di questo neo “baroninismo”, mentre sull’altra panchina Pecchia, prova a buttare dentro attaccanti, senza preoccuparsi troppo delle eventuali.
Dalla sperata rimonta veronese al trionfo azzurro, il passo è brevissimo e si materializza al minuto 75′, quando Faragò ben servito da Casarini riesce a mettere in porta la rete della sufficiente tranquillità.
Il Verona sa solo attaccare a testa bassa e malgrado molta confusione e qualche mischia (forse con un rigore non fischiato a Scognamiglio), è proprio il Novara che cala il poker, proprio con Galabinov, il quale dopo aver sbagliato molto, ma anche distribuito gli assist dei primi centri, torna a rivestire i panni del super eroe Galagoal, il bomber che zittì al 120′ dei quarti di finale play-off, i ventitremila del San Nicola di Bari.
Ma i “butei” sono proprio altro e sullo 0-4, cominciano il loro show, fatto di amore e passione incondizionata per i propri colori, una cosa che per altro questa volta, si vede chiara e forte anche nel settore ospiti, dove una cinquantina di Novaresi si stropicciano gli occhi, più che altro sperando che una cosa così bella, possa davvero non rappresentare un fatto più unico che raro, ma “quel” pomeriggio che davvero cambiò la storia di un campionato cominciato in maniera zoppicante.
Hellas Verona: 1 Nicolas, 2 Romulo, 3 Pisano (K), 4 Bianchetti, 8 Fossati (10 Luppi 56′), 11 Pazzini, 18 Souprayen, 24 Bessa, 26 Siligardi, 27 Valoti (9 Ganz 62′), 30 Caracciolo (16 Maresca 70′)
A disposizione: 12 Coppola, 5 Boldor, 7 Troianiello, 20 Zaccagni, 21 Gomez, 28 Riccardi
Allenatore: Fabio Pecchia
Novara: 1 Da Costa; 24 Dickmann (19 Bolzoni 86′), 2 Troest, 6 Scognamiglio, 3 Mantovani, 27 Calderoni; 8 Faragò, 4 Viola, 5 Casarini; 18 Sansone (20 Kupisz 80′), 16 Galabinov (23 Adorjan 90′)
A disposizione: 31 Pacini, 7 Bajde, 9 Di Mariano, 28 Selasi, 32 Lukanovic, 33 Romagna
Allenatore: Roberto Boscaglia
Arbitro: Sig. Abbattista di Molfetta
Assistenti: Sigg. Oliveri di Palermo e Raspollini di Livorno
Quarto ufficiale: Sig. Sig. Serra di Torino
Calci d’angolo: Hellas Verona 4 – Novara 2
Marcatori: 17′ Casarini, 65′ Viola, 75′ Faragò, 87′ Galabinov
Ammoniti: 19′ Pisano (H), 39′ Troest, 63′ Mantovani
Minuti di recupero: 1′ pt; 3′ st
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