La sconfitta di misura del Novara calcio a Frosinone (terzo ko consecutivo), porta la squadra di Domenico Di Carlo sull’orlo dell’abisso. La partita contro il Brescia dell’ex Boscaglia è già decisiva.
Quel drappo azzurro strappato e smunto, resisterà al vento della serie B?
MISTER EVIDENZA
“Non era a Frosinone che dovevamo vincere”. La frase di mister Di Carlo, pronunciata al microfono di Daniele Faranna per Radioazzurra (unico giornalista ospite presente), dal punto di vista del pronostico non fa una piega, ma onestamente diventa ulteriore elemento di preoccupazione. Innanzitutto perchè certifica il non giustificato rendimento nelle due partite precedenti con Avellino e Foggia, ma pure il pareggio con lo Spezia alla fine pesa, palesando ancora una volta di più come sia l’andamento casalingo a non far tornare i conti, ma se si perde pure in trasferta, anche se su un campo proibitivo, l’unica logica che conta è quella degli amarissimi numeri.
FREDDA MATEMATICA
Il Novara si gioca la permanenza nella Lega serie B nelle prossime 13 partite, soprattutto avendo a disposizione 7 turni casalinghi contro dirette concorrenti alla salvezza, a cominciare dal cruciale incrocio di lunedì prossimo contro il Brescia. 39 punti a disposizione ed almeno 19 punti da prendere per raggiungere la fantomatica quota salvezza posta a quota 50. Al Silvio Piola oltre al Brescia arriveranno nell’ordine anche Palermo, Cesena, Ternana, Venezia e Pescara, per chiudere il 18 maggio contro l’Entella, con una sfida che potrebbe avere contorni drammatici. Tenendo conto che nelle precedenti partite al Piola sono arrivati la miseria di 14 punti, è chiaro che sarebbe fondamentale un cambio di passo al momento difficilmente immaginabile. Almeno un merito il Novara di Corini ce lo ha avuto, conquistando lontano dalla Cupola un numero di punti sufficienti a mantenere la linea di galleggiamento. Riuscirà a fare altrettanto anche Di Carlo, facendo visita nell’ordine a Salernitana, Pro Vercelli, Bari, Empoli, Cremonese e Perugia? Con la matematica c’è poco da improvvisare. “La matematica in generale è fondamentalmente la scienza delle cose evidenti” scriveva Felix Klein, ed quindi in tutta evidenza come l’attuale media per Di Carlo sia di 1 punto a partita, che alla fine porterebbe a 13 punti in totale, da aggiungersi agli attuali 31, con il totale complessivo che arriverebbe a quota 44. Risultato? Serie C. Punto.
CORSI e “BRUTTI” RICORSI
Tanto per alleggerire un tantino la pressione, nella prossima quasi determinante sfida verità contro il Brescia che arriverà al Piola lunedì prossimo 11 marzo, sulla panchina della leonessa si siederà un certo Boscaglia. L’indimenticabile ex (ca va sans dir) tornerà a Novara non certo con la voglia di fare omaggi, vista anche la succulenta possibilità di chi sa che un ulteriore passo falso azzurro, equivarrebbe ad una specie di vero e proprio knockout. E attenzione perchè fra un mese c’è il derby delle risaie in casa della Pro. Una gara per entrambe che non solo rischia di decidere la stagione, ma il futuro stesso delle due società.
QUEL DRAPPO AZZURRO STRAPPATO e SMUNTO
Se i problemi fossero solo sul campo, con un ambiente combattivo, pronto a lottare fino in fondo, piuttosto anche a nel contestare la squadra. E se vedessimo una società presente e sollecitante, che per prima dimostrasse concretamente di neppure voler prendere in considerazione una nuova pericolosissima bruciante retrocessione; se questa fosse la realtà delle cose, forse anche i giocatori sarebbero animati da quell’animus pugnandi che in tantissime occasioni ha fatto superare anche limiti tecnici ben superiori a quelli evidenziati da questa rosa. La vera domanda è a chi interessa ancora veramente di questi colori, a parte ovviamente a quello zoccolo duro che ancora viene allo stadio ed a una piccola parte di affezionata opinione pubblica? Ben al di qua dell’orizzonte il cielo si sta facendo sempre più cupo, quanto resisterà su uno dei pennoni più alti del calcio nazionale, la smunta e strappata bandiera azzurra, visti i pochi ancora rimasti a prendersene cura?